Napoli-Inter 2-1, i turpi voti degli azzurri
REINA 6 – Stava per superare anche Chuck Norris nella speciale classifica dei minuti di imbattibilità. Sodomizza Ljajic perché più che l’imbattibilità interrompe la sua partita a FarmVille. Al 94′ spodesta San Gennaro.
HYSAJ 7 – Piedi buoni e sguardo da Slot travestito da Marotta. Ipnotizza tutti gli avversari che incontra sulla sua strada.
KOULIBALY 6 – Senegalese di nascita, olandese di adozione per gli zoccoli che sembra avere ai piedi nei primi minuti. Intimorisce a più riprese il povero Perisic mostrandogli una foto di Tevez e Ribery sovrapposte.
ALBIOL 6.5 – comincia spaesato quanto Bassolino in campagna elettorale, conclude come la soubrettina in spaccata a “Mezzogiorno italiano”
GHOULAM 6 – Il mister l’aveva messo in guardia dicendogli che contro l’Inter avrebbe corso molto. A fine partita dirá: «Peró anche questa Atalanta non c’é male».
ALLAN 7 – Innervosisce Nagatomo dal primo minuto ripetendogli: «Cosa chiede a San Gennaro?» che di tutta risposta lo stende al 43′ all’urlo di «Sono Giapppnese».
HAMSIK 6.5 – Sembrava commosso nel minuto di silenzio, solo dopo si é scoperto che aveva appena finito di ascoltare “Hello” di Adele nelle cuffie. Dal 78′ DAVID LOPEZ s.v. – Entra per far legna ma non trova le gambe di Murillo.
JORGHINHO 7 – “La gabbia” costruita attorno a lui da Mancini sembra quella de La7 ed il bimbo Gigi se ne prende gioco facilmente.
CALLEJON 6 – Trova piú spazio stasera sulla corsia destra che il mercoledí alla controra sul Lungomare Liberato. Nonostante ciò ne approfitta poco. Evidentemente lui è con la Smart e lì è ZTL. Dal 87′ Maggio s.v. – Se il Napoli può essere capolista anche lui può indovinare un cross. Scherzavo.
INSIGNE 6.5 – Sono più i tiri a giro tentati in 70 minuti che le bestemmie volate alla sua uscita dal campo. E già questa è una buona notizia. Dal 69′ EL KADDOURI 6 – Il più amato da Salvini entra scosso dopo aver ascoltato Insigne durante il cambio. Sarri per calmarlo lo convince stesse recitando il Corano.
HIGUAIN 9 – Un minuto di silenzio per il maestro ed uno di delirio per il fenomeno che offre due pizze calde calde ai nerazzurri affamati. “Napul’é mille culure”, spiegatelo a quel bianconero di Giletti.
SARRI 8 – Troppa la tensione per non finire la sua stecca di nazionali senza filtro accuratamente nascosta sotto la camicia di Giuntoli. «Salutate la capolista» non lo dirà mai, ma lo scrive con il fumo in un San Paolo in delirio.
Turpi Voti