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La maglia sudata va a El Kaddouri. Quella asciutta agli autori dello striscione contro De Laurentiis

La maglia sudata va a El Kaddouri. Quella asciutta agli autori dello striscione contro De Laurentiis

Altro giro in Europa League, altra goleada. A tratti è parsa addirittura una partita di allenamento quella del Napoli, seppur affrontata con determinazione e rispetto per gli avversari.

Non è facile trovare aggettivi per questa prestazione e per tutto il cammino degli Azzurri in Europa, il primo che mi viene in mente è straripante, il secondo è incontenibile.

Vanno in rete Gabbiadini due volge, El Kaddouri, Callejon e addirittura Maggio. La squadra è apparsa concentrata e decisa a non concedere nulla. Nel secondo tempo, per dire, David Lopez si fa addirittura ammonire sul 5-0. Ingenuità, direbbe qualcuno, la giusta cattiveria, dico io.

Difficile individuare chi si è impegnato di più in un match praticamente perfetto. Le statistiche ci parlano di una prestazione mostruosa, tuttavia non ci sottrarremo all’ingrato compito.

Al terzo posto: Christian Maggio

Nel nostro immaginario i gol che ha segnato con la maglia del Napoli sono stati cancellati dalle migliaia di cross che si sono inesorabilmente infranti su schiene, cosce e teste dei terzini sinistri avversari. Con la prestazione di ieri Maggio ci ha voluto ricordare che ha ancora tanto da dare e che, seppur in maniera rocambolesca, è capace persino di metterla dentro.

Al secondo posto: Mirko Valdifiori

Da quando è arrivato a Napoli non si fa che parlare bene… di Jorginho. Ma il Napoli di registi ne ha due, non uno e la partita di ieri ci ha dimostrato che Valdifiori i colpi ce li ha. Un paio di lanci lunghi davvero pregevoli, gli assist, il corner e soprattutto una miriade di palloni giocati. Bene così. Non sappiamo se con il turnover si può fare un colpo di stato, ma forse si può recuperare chi non è partito in forma.

Mr. Maglietta sudata: Omar El Kaddouri

Segna ancora, smista, corre, triangola e mostra di essere sempre più a suo agio negli schemi di Sarri. Quando in campionato si sta in panchina e si hanno poche occasioni per farsi notare si può tendere ad esagerare. Non è il suo caso. Enorme impegno ma altrettanto enorme diligenza. Da merce di scambio nel calcio mercato estivo ad arma in più del Napoli, non era facile, ma ci sta riuscendo. 

La maglia asciutta di questa settimana va agli autori dello striscione contro De Laurentiis

Incredibile. La squadra gira a mille, gli avversari vengono al San Paolo con il pallottoliere, Sarri oltre che nel presepe di S. Gregorio Armeno sta già sul comodino di tre quarti dei tifosi e in curva non trovano di meglio da fare che una bella polemica con il presidente. Gli ricordano che il Napoli non l’ha fondato lui, proprio loro che ci hanno ucciso la salute per anni con la retorica de “a Gela noi c’eravamo”. Beh, a Gela c’era anche il Presidente. Anzi, senza di lui, a Gela, chi ha scritto lo striscione si sarebbe potuto andare a fare solo una scampagnata. Ripeto: incredibile!
Fabio Avallone 

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