Oggi la Gazzetta addebita al passaggio dalla provincia all’impero il cambio di strategia di Sarri nelle esternazioni che riguardano gli arbitri, il pallone e quant’altro. In realtà non è così. Sarri non le ha mai mandato e dire o, se preferite, è sempre stato lamentoso. Come testimoniano alcune sue uscite post-partita che qui vi riportiamo.
Juventus-Empoli aprile 2015
Sarri parla del retropassaggio di Rugani a Sepe da cui scaturisce la punizione-gol di Tevez: «Togliamo gli arbitri di porta se non sono in grado di valutare la volontarietà del retropassaggio – attacca Sarri -. Se l’arbitro è coperto, ci dovrebbero essere sempre loro… Io l’avevo vista bene dal vivo ed ero a 40 metri. Gli arbitri sono sei, qualcuno poteva intervenire». Sarri infuriato: «Sei arbitri, ma a cosa servono?»
Milan-Empoli 22 settembre 2014
«La mia espulsione? Ho detto a Calvarese che quando arbitra le squadre con la maglia a strisce va in difficoltà».
Sarri: «Si dovrebbe fischiare anche contro le maglie a righe»
Empoli, Sarri: «Arbitri vittime di sudditanza»
Il tecnico dell’Empoli infuriato: «Il tocco di mano di Bonera era rigore. Quando le squadre hanno le maglie a righe, fischiano sempre a loro favore»
«Non è completamente responsabilità degli arbitri: sono sottoposti a valutazioni che hanno risonanza mediatica completamente diversa a seconda delle piazze». E poi specifica ancora: «Hanno una pressione enorme, lo vedevo alla televisione, lo capisco ancora meglio adesso che ci sono dentro. Gli arbitri non sono avulsi da un certo tipo di sudditanza. Poi ci sono stati tanti altri episodi durante la partita: non ho visto dare l’ammonizione a Muntari, per esempio…». E sul match, che ha visto il suo Empoli prima in vantaggio e poi raggiunto dal Milan grazie alle reti di Torres e Honda: «Due gli episodi determinanti – commenta Sarri -: il 2-1 preso da Torres sul finire del primo tempo e il 3-1 sbagliato da Tavano nella ripresa».
Roma-Empoli, Coppa Italia 20 gennaio 2015
Empoli, Sarri: «Il rigore non c’era, la Roma lo sa. Yanga-Mbiwa da rosso»
Il tecnico protesta dopo l’eliminazione dalla coppa Italia: «La manifestazione in sé non mi interessava perché è antisportiva, ma dispiace per i ragazzi. Due giocatori giallorossi mi hanno detto che il penalty non c’era»
Sampdoria-Empoli 11 gennaio 2015
L’invettiva contro il mercato: «Alla prossima troveremo un’Inter diversa da quella dell’andata. Secondo me il mercato fatto in un periodo in cui si gioca non è sportivamente ingiusto, va contro le regole dello sport. Dovrebbero giocare tutti nelle stesse condizioni».