Il Napoli batte l’Atalanta 3-1 al termine di una partita sofferta. Ha giocato gli ultimi venti minuti in dieci minuti per l’espulsione di Jorginho (si era sul 2-1) e ha chiuso il 2015 al secondo posto in classifica in condominio con la Fiorentina. Non si può dire che il Napoli abbia vinto una partita sporca perché la vittoria è stata ampiamente meritata, abbiamo sprecato anche tante palle gol. Si può però dire che si tratta di uno di quei successi che lasciano il segno perché ottenuti con grinta e determinazione contro un’Atalanta sempre pericolosa e su un campo da sempre ostico. Il Napoli ha vinto da grande squadra, con l’anima. Mattatore della partita è stato Gonzalo Higuain: ha realizzato una doppietta e si è guadagnato il primo calcio di rigore della stagione, realizzato con brividi da Hamsik (palla sotto la traversa e in rete). È a sedici gol in diciassette partite: impressionante. Nel finale, Marek ha sbagliato un secondo rigore. E dire che Higuain nel primo tempo aveva fallito tre palle gol.
Il Napoli torna così a vincere dopo la sconfitta di Bologna. Il quarto successo in trasferta dopo i due a Verona e il 4-0 rifilato al Milan. E soprattutto offre una dimostrazione di solidità psicologica e di compattezza. Una vittoria di squadra. Un successo ben più importante dei soli tre punti. È uno di quei successi da cerchiare col circoletto rosso. Fondamentale per il prosieguo della stagione e per l’autostima della squadra.
La cronaca. Sarri schiera per la decima volta la formazione tipo così come Reja che punta sul tridente Moralez-Gomez-Denis. L’inizio è dell’Atalanta che al terzo minuto va vicinissima al gol con Moralez pescato da solo davanti a Reina che è bravo a uscirgli sui piedi. Nemmeno il tempo di riflettere ed è proprio il portiere spagnolo a liberare Higuain con un lancio lunghissimo: il capocannoniere però non riesce a portarsela avanti e finisce col commettere fallo di mano.
La partita è intensa. L’Atalanta a centrocampo può contare su Cigarini e Grassi che uniscono qualità e quantità e proteggono il metronomo de Roon. Nel Napoli, come al solito, il gioco passa per Jorginho. Gli azzurri provano a rendersi pericolosi sulle fasce e in contropiede. E al 14’ Higuain spreca la seconda palla gol della giornata: rapido contropiede degli azzurri, Hysaj serve benissimo Higuain che in area tira debolmente tra le braccia di Bassi.
È il Napoli ad avere un leggero predominio della partita ma la squadra di Reja tiene discretamente il campo. Brivio impensierisce il Napoli con un’azione personale sulla sinistra ma è ancora Higuain ad avere la palla buona (la terza) al 27esimo. Una palla vagante arriva in area e il centravanti, sul filo del fuorigioco, ha la palla buona sul sinistro ma prova a rientrare e viene fermato da Paletta.
Due minuti e la palla per segnare è sul destro di Hamsik. Ancora una volta l’azione è avviata da Reina che con un lancio lunghissimo pesca Insigne nella sua zolla preferita. Lorenzo addomestica il pallone e serve all’indietro il capitano che dal limite dell’area spara alto di destro.
L’Atalanta prova a reagire, ogni tanto si affaccia nell’area azzurra come al 33esimo quando Grassi tira di sinistro a lato. Poi è il turno di Callejon che spara alto da poco entro l’area un bel servizio dal fondo di Higuain. Il finale è dell’Atalanta. Prima (al 41esimo) viene ammonito Koulibaly per fallo su Gomez. Sulla conseguente punizione, grande parata di Reina su sinistro secco di Cigarini. Calcio d’angolo ed è ancora il portiere spagnolo a sbrogliare una situazione che poteva diventare complicata.
Secondo tempo. Al 47’ Albiol è abile ad allontanare un assist pericoloso di testa di Paletta per Denis. Ma è sempre il Napoli a fare la partita. Al 50esimo splendida azione con Insigne che lancia Callejon, l’ex Real serve Higuain. Grande gesto dell’argentino che se la porta avanti e tira fortissimo. Parata-miracolo di Bassi.
Dal calcio d’angolo fallo di mano di de Roon nel tentativo di anticipare proprio Higuain. Rigore netto che Rocchi fischia. Si batte proprio nella porta in cui l’anno scorso Higuain si fece parare il tiro dal dischetto da Sportiello all’ultimo minuto. Rigore, il primo della stagione per il Napoli. Va a batterlo Hamsik che mercoledì aveva sbagliato contro il Verona in Coppa Italia. Destro violento che sbatte sotto la traversa e poi entra prima di uscire. Attimi di panico ma il gol è netto. È il 52esimo.
Sembra la svolta e invece l’Atalanta si getta subito all’attacco e costruisce il pareggio in un fazzoletto. Morales stoppa in area e la appoggia a Denis che quasi dal dischetto serve all’indietro Gomez: destro rasoterra sul primo palo e pareggio. Sono trascorsi appena due minuti dal gol del Napoli. Se non l’è tutto sbagliato, quantomeno l’è tutto da rifare. Anche se Bergamo è terra di Gimondi e non di Bartali.
La giornata sembra stregata: al 58esimo Higuain fallisce la quarta occasione della giornata. Rimpallo che favorisce Hamsik, la palla arriva all’argentino che si libera di Bassi e poi un po’ defilato sulla sinistra spara alto. Ma in campo c’è solo il Napoli. Azione brasileira con un triangolo Insigne-Hamsik che gliela restituisce di tacco. L’Atalanta devia in angolo. E sul corner il Napoli passa. Calcia Jorginho, Higuain anticipa tutti di testa e segna. Un altro flashback (dopo quello di Verona contro il Chievo), una rete molto simile a quella messa a segno in questo stadio quasi trent’anni fa da Bruno Giordano nell’anno dello scudetto.
Sembrava una giornata storta quella di Higuain. E invece è lui a firmare il raddoppio e anche il primo gol della squadra di Sarri in campionato su calcio da fermo. Gonzalo esulta e poi corre ad abbracciare proprio l’allenatore. Il Napoli a questo punto sembra dilagare e va vicino al terzo gol con un meraviglioso destro al volo di Insigne che sfiora di poco l’incrocio dei pali. Subito dopo, è il 65esimo, esce Allan ed entra David Lopez.
L’Atalanta però non si arrende. E prova a far male soprattutto con Gomez. Al 68esimo è Koulibaly a deviare in angolo un suo cross basso molto pericoloso. Reina abbraccia il difensore per lo scampato pericolo. Poi in due minuti Jorginho si fa espellere: prima per un fallo su Gomez e poi per un’entrataccia tanto inutile quanto pericolosa su de Roon su una palla inutile al limite dell’area dell’Atalanta. Il Napoli gioca con un uomo in meno. E si sistema con un 4-4-1. Nell’Atalanta escono de Roon e Raimondi ed entrano D’Alessandro e Masiello, nel Napoli Mertens per Insigne.
In dieci minuti il Napoli segna il terzo gol. David Lopez appoggia ad Hamsik che lancia perfettamente Higuain che si presenta da solo davanti a Bassi, da destra, e stavolta non sbaglia: diagonale e 3-1. C’è ancora tempo per il secondo rigore della giornata per il Napoli. Mertens si beve la difesa dell’Atalanta e Paletta lo mette giù meritandosi anche l’espulsione. Va dal dischetto ancora Hamsik (nel frattempo Higuain è uscito) e stavolta lo sbaglia. I rigori restano un problema per questo Napoli ma ci sarà tempo per pensarci. Godiamoci questo Natale da secondi in classifica.
Massimiliano Gallo