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Napoli, l’Albergo dei poveri torna alle origini: accoglierà i senzatetto (e i loro animali). Il Comune lancia l’accoglienza partecipata dei cittadini

Napoli, l’Albergo dei poveri torna alle origini: accoglierà i senzatetto (e i loro animali). Il Comune lancia l’accoglienza partecipata dei cittadini

Un appello alla cittadinanza affinché diventi motore di inclusione sociale e restituisca dignità ai meno fortunati. Un invito alla città a riaccogliere al suo interno una parte di cittadinanza “espulsa” perché senza fissa dimora. La richiesta a tutti, dal pubblico al privato, dai cittadini agli imprenditori, dai volontari alle categorie professionali a partecipare al bene comune.  

Se ne è parlato questa mattina a Palazzo San Giacomo, in occasione della presentazione del progetto che prevede di destinare una parte del Real Albergo dei Poveri di via Bernardo Tanucci a centro di accoglienza per i senza fissa dimora. Un’intera ala del palazzo, il Lotto C, per una superficie di circa 3000mq, ristrutturata con fondi del Comune e con uno sforzo economico del Rotary, messa in sicurezza dal punto di vista strutturale e statico e bonificata dall’amianto, che dovrà offrire accoglienza a chi non ha una casa, diventando un centro che restituisca uno spazio adeguato e degno a persone che necessitano di cure e che sono costrette a vivere per strada. Qui i senza fissa dimora potranno trovare accoglienza, soddisfare i bisogni di prima necessità e anche usufruire di consulenze professionali gratuite. Un centro dove, come ha chiarito l’assessore al Welfare Roberta Gaeta, si sta lavorando anche per cercare di consentire l’accesso agli animali, fedeli compagni di vita dei senza tetto: molto spesso, infatti, i senza fissa dimora non si recano nelle strutture di accoglienza proprio per non essere costretti a separarsi dai loro amici a quattro zampe. Il Real Albergo dei Poveri è pronto ma, adesso, serve l’impegno di tutti, a partire dalla cittadinanza.

È per questo che il Comune, nel marzo scorso, ha varato la delibera 184, che istituisce un “Fondo di Solidarietà da destinare all’allestimento di parte del Real Albergo dei Poveri al fine di consentire l’avvio delle attività di accoglienza per gli adulti in difficoltà”. Il Comune ha istituito un conto corrente postale dedicato all’iniziativa, il n. 22157804, intestato all’amministrazione cittadina, al quale i cittadini possono far capo per le loro donazioni, specificando, nella causale, “Real Albergo dei Poveri”.

“Siamo grati al sindaco per aver accolto la nostra lotta – ha dichiarato padre Alex Zanotelli, presente questa mattina in Sala Giunta – È importante ricordare che il Real Albergo dei Poveri fu creato dai Borbone, ci vivevano 8mila poveri. Ristrutturarlo e adibirlo a centro di accoglienza vuol dire restituirlo al suo significato originario, si tratta di una simbologia importantissima. Ridare dignità a queste persone sarà, per noi, un piccolo dono di Natale. Non si tratterà dell’ennesimo dormitorio: i senza fissa dimora troveranno una casa dove scaldarsi, guardare un po’ di televisione, lavarsi e ripulire i propri vestiti, dove potranno avere consulenza medica e legale e dove, soprattutto, saranno trattati con dignità”. Una conquista importante perché politica, ha chiarito Zanotelli: “Il Comune di Napoli risponde, in questo modo, a un disagio sociale, è una precisa scelta politica, perché la politica deve partire dagli ultimi. È la risposta dell’intera città, che il Comune rappresenta. Ora tutti devono dare una mano”.

Grazie alla delibera comunale, i cittadini avranno la possibilità di fare la propria parte e di reintegrare una parte di loro ai quali non viene riconosciuta una vera e propria cittadinanza perché senza fissa dimora. “Sarà uno dei punti di eccellenza della città – ha dichiarato il sindaco Luigi de Magistris – Perché Napoli deve essere la città dell’amore, dell’ascolto, dell’accoglienza, una città sicura. Non uso questo termine a caso: la sicurezza della comunità si realizza solo formando una comunità di convivenza, dove se anche uno solo intende seminare odio o violenza viene isolato dagli altri. Credo che con questo progetto diamo un forte segnale sociale, culturale e politico. Stiamo dimostrando, in un momento difficile, che le cose si possono fare insieme. Abbiamo risorse economiche limitate, ma ne abbiamo impegnate di importanti in questo progetto, adesso ci vuole l’aiuto di tutti. Il mio è un appello alla città affinché dimostri che stiamo attuando la costituzione, la solidarietà, la fratellanza e l’accoglienza a chi ha meno di noi. La partecipazione al bene comune passa per il superamento della grande dialettica del ‘900, quella tra pubblico e privato: indipendentemente da chi parte, se si fanno le cose per la comunità si fa il bene comune”.

Il Comune chiede contributi economici ma anche in termini di tempo da parte di tutti coloro che vorranno svolgere attività di volontariato per la nuova struttura. Non è tuttavia chiaro né quando prenderà avvio il progetto di accoglienza del Real Albergo dei Poveri né quanti soldi siano necessari davvero per avviare il centro. Certo, al momento, è solo l’ultimazione dei lavori di ristrutturazione per la parte che poteva essere sostenuta dall’amministrazione cittadina.  

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