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Sarri: «Higuain? Se non vince il pallone d’oro è una testa di cazzo. A Bologna c’è il rischio di essere appagati»

Sarri: «Higuain? Se non vince il pallone d’oro è una testa di cazzo. A Bologna c’è il rischio di essere appagati»

Vigilia di Napoli-Bologna. La prima partita del Napoli da capolista solitaria dopo venticinque anni. In conferenza stampa, Sarri ha puntato molto sul pericolo di arrivare scarichi e appagati all’incontro col Bologna. «Se arrivi appagato e scarico, non hai speranze». Il tecnico del Napoli è apparso molto concentrato, teso com’è giusto essere alla vigilia di una partita importante per testare la sua squadra dopo una settimana decisamente diversa.

Su Higuain è stato netto, da toscanaccio: «se non vince il Pallone d’oro nella sua carriera è un testa di cazzo» e ha detto che in caso di rigore fischiato al Napoli «tireranno o lui o Hamsik, decideranno loro».

Nel corso della conferenza ha stranamente citato Benitez – di solito non lo fa mai – sottolineando come sia arrivato al Real Madrid arrivando quinto e di conseguenza «a Napoli un quinto posto è considerato straordinario, la pressione ce l’ha la Juventus non noi».

Ecco le sue dichiarazioni.

«In questo periodo dell’anno si sta come le settimane scorse, non cambia assolutamente nulla. Veniamo da una partita, quella contro l’Inter, in cui abbiamo giocato 65 minuti di alto livello e 20 in cui abbiamo perso la nostra solidità. È stata una partita che ci ha fatto molto riflettere. Non sapevamo più che cosa fare, se difendere, attaccare, o gestire la palla e quindi abbiamo sbagliato tutto. Io preferisco prendere un gol al 93esimo in contropiede invece che prenderlo dopo essere rimasto ciuso dieci minuti in area.

«Il nostro obiettivo dev’essere solo la prestazione, senza farsi prendere da alcuna ansia. Chi è stato qui e ha vinto qui, a Napoli, dice che si parte con un gap di dieci punti sempre, evidentemente un fondo di verità ci sarà. Fino a questo momento sono assolutamente tranquillo e indifferente a quel che ci può girare intorno. Lo ha detto anche Careca: vincere a Napoli è più difficile che vincere in altre parti del mondo. Lo sento anche da altri giocatori e calciatori che sono venuti qui.

«Freddezza del pubblico all’inizio? C’erano 16mila alla prima al San Paolo, vero, ma alla prima in trasferta ce n’erano settemila. Quindi freddezza fino a un certo punto. Le insidie mentali sono talmente palesi, rischiamo di arrivare più scarichi. Il rischio di arrivare appagati è palese. Quando una squadra arriva scarica e appagata non ha scampo.

«Il Bologna ha fatto sette punti e sette gol in quattro partite. È in un momento estremamente positivo. È una partita difficilissima, ci vogliono mentalità e maturità. Hanno due calciatori in orbita della Nazionale, come Destro e Giaccherini. È una squadra che ha cambiato atteggiamento mentale, ora hanno una determinazione che può complicare la gara.

«Higuain? Se nel suo futuro non vince il pallone d’oro è una testa di cazzo»

«Mertens sta meglio, è rientrato in gruppo, il primo giorno è stato un po’ timido poi si è sciolto. Gabbiadini lavora ancora a parte.  

«Il ritorno della Juventus? Non ho mai giocato la schedina in vita mia, sapevo che la Juventus avrebbe potuto vincere dieci partite consecutive. Quindi ridevo quando la davano fuori dai giochi. Poi ciascuno guarda i budget delle squadre può farsi un’idea.

«I giocatori non devono cambiare niente. Dal punto di vista tattico sono 6-7 partite che affrontiamo squadre che si chiudono, dal punto di vista ambientale non devono sentire pressioni. Del resto l’allenatore che è arrivato quinto a Napoli ora allena il Real Madrid, segno che all’esterno questo quinto posto è stato visto come straordinario. 

«Albiol è 12esimo come uomo per i minuti in campo, bisogna comprendere anche le Nazionali. Sta facendo benissimo. Sempre impiegato in campionato, ha riposato in Europa e non è mai stato convocato in Nazionale. 

«Callejon è determinante, non deve migliorare nulla dal punto di vista tattico. Se comincia anche a fare gol diventa un’arma letale. Bisogna vedere quanto è stato sfortunato in zona gol. Il lavoro lo fa in maniera straordinaria, un po’ gli costa in zona gol e un po’ è sfortunato.

«Benitez è arrivato al Real Madrid arrivando quinto, la pressione ce la siamo tolta di dosso. Siccome non siamo la Juventus, non abbiamo nessun obbligo. Bisogna interpretare le partite nella stessa maniera. Bisogna avere in testa solo la prossima partita. I suggerimenti sono facili da dare, poi è difficili estraniarsi da tutto. Io sono più grande, è più difficile per un ragazzo di 25 anni. 

«Per il Bologna c’è il rischio di arrivare scarico e appagato. È molto più facile fare una partita scadente. Ho a disposizione un gruppo affidabile. Se chiedo di cambiare modo di difendere ad Albiol, campione del mondo e d’Europa, ti può anche mandare a fare in culo. Per adeguarsi a un altro modo, ci vuole una disponibilità mentale che è difficile trovare in grandi giocatori.

«Se ci fischiano un rigore? Lo batterà Hamsik o Higuain, decidono loro

«È una teoria tutta napoletana la differenza tra Hysaj a destra e a sinistra. Su 130 partite, 110 le ha giocate a sinistra, il Napoli lo ha preso per quel che ha fatto a sinistra. A sinistra può sbagliare un cross a partita più che a destra. Non sbaglia qasi mai una partita.

«Careca è stato un giocatore fondmentale, ora può parlare in grande libertà. Mi potrei fare ammazzare per qualsiasi suqadra che mi chiama ad allenare, qui ci può essere un aspetto positivo o negativo 

«Non mi interessa andare al Barcellona, voglio fare al meglio fino a giugno poi il mio futuro è in mano alla società».

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