La lettura della storia del calciomercato invernale a tappe riprodotto dal Napolista riveste di fascino e romanticismo una parentesi, per utilizzare le parole di Maurizio Sarri, altrimenti noiosa.
Tra rumors e falsi scoop, la sessione di gennaio negli ultimi anni non ha mai regalato particolari emozioni, se non per qualche colpo delle ultime ore. Dato che giustifica la richiesta del nostro mister di non farlo durare più di tre giorni.
La ricostruzione storica, invece, appassiona chi è amante del genere e porta alla luce le gesta di uomini che di questo sport hanno fatto la storia. Su tutti, il ritratto del principe Raimondo Lanza di Trabia, definito come l’inventore del calciomercato, il cui racconto mi ha rimandato ad una lettura estiva che si alternava in spiaggia con la consultazione dei siti sportivi per avere aggiornamenti sugli acquisti del Napoli. Il riferimento è al libro scritto da Ottavia Casagrande ed edito dalla Feltrinelli dal laconico titolo Mi toccherà ballare, primo tentativo sistematico di una ricostruzione dell’affascinante vita del principe siciliano e di cui consiglio la lettura.
Un parallelo casuale che rimanda, nel noioso calciomercato di queste ore, ad un ardito gioco di fantasia su quali debbano essere i calciatori che il novello principe, Aurelio De Laurentis, dovrebbe acquistare per regalarci il sogno che da tempo inseguiamo.
In fondo, il titolo del libro bene si addice alla situazione del Napoli e del suo presidente. Parafrasando Lanza di Trabia, vista la posizione di classifica, ci toccherà ballare, e finché siamo in ballo… balliamo!
Da fantallenatori a fantamanager il passo è breve ed il desiderio di suggerire al bravo Giuntoli un nome o un profilo decisivo per raggiungere il massimo traguardo è lo sport maggiormente praticato dai tifosi in queste ore, amplificato tra l’altro dai social manager. Mi aggiungo alla lista.
Ebbene, se potessi dire la mia al nostro Direttore Sportivo mi limiterei a due nomi per un mercato che definirei romantico, ossia legato esclusivamente alla possibilità di raggiungere l’agognato traguardo dello scudetto.
Punto di partenza: il Napoli è alla ricerca di due calciatori, un difensore centrale ed un centrocampista di spessore, con la giusta esperienza per integrarsi in questo gruppo.
Partendo dalla difesa, rinuncerei all’onerosa pista Maksimovic per i motivi noti (ritorno dall’infortunio, tempi di inserimento negli schemi di Sarri e soprattutto Cairo) per riportare a Napoli un grande calciatore: Paolo Cannavaro. La difesa è un reparto solido, non ha bisogno di stravolgimenti ed una sua presenza non minerebbe gli equilibri attuali, garantendo, come sta dimostrando a Sassuolo, comunque una certa affidabilità. I suoi gol ed i suoi tackle restano ricordi indelebili. Come le sue lacrime sincere. Ed immaginarlo nei più belli e liberatori dei pianti non avrebbe prezzo e sarebbe il giusto premio alla sua carriera.
A centrocampo, invece, la fantasia porta altrove. I nomi finora circolati (Gomes, Herrera e Kramer) hanno le seguenti peculiarità: non hanno mai giocato nel nostro campionato e costano caro. Quei soldi li spenderei per un solo giocatore che in quel ruolo dimostra di essere uno dei migliori al mondo: Lucas Biglia. Lo prenderei per i seguenti motivi: è un piacere vederlo giocare, amico di Higuain e, soprattutto, per strapparlo a Lotito.
Dopo le parole di Maradona, vuoi mettere vincere lo scudetto con il capitano dell’Argentina in campo?
Le questioni di cuore poco contano nel calcio e già so che nelle prossime ore quest’articolo verrà smentito dagli annunci di Giuntoli.
In ogni caso, immaginare una festa scudetto dove ai grandi artefici del miracolo attuale vanno ad aggiungersi il capitano della cavalcata dalla C alla A e quello dell’albiceleste, con Diego ai bordi del campo ad assisterli, sarebbe una trama più avvincente di qualsiasi romanzo.