Sarri festeggia il suo 57esimo compleanno con il titolo di campione d’inverno. Un traguardo certamente virtuale ma che rappresenta il giusto premio per un tecnico e una squadra che hanno espresso il miglior calcio del campionato e lo hanno fatto con continuità. Sarri è stato bravissimo a dare coraggio e un’anima a un gruppo di grande qualità che però credeva poco nei propri mezzi. Sarri ha trasformato il Napoli e oggi lui e noi ci godiamo la squadra prima in classifica a metà campionato. Miglior attacco con 38 reti e terza miglior difesa (ma la Juventus deve ancora giocare) con 15 gol.
Il Napoli dilaga a Frosinone 5-1 e torna a chiudere in testa il girone d’andata venticinque anni dopo: l’ultima volta fu nel 1990. Preferiamo non ricordare come si concluse quel campionato ma ricordiamo che quella volta il Napoli all’ultima giornata perse 3-0 a Roma contro la Lazio.
Il Napoli non sciupa il set-point donato dall’Inter che ha perso in casa contro il Sassuolo e passa a Frosinone.
Sarri applica il turn-over e tiene a riposo Ghoulam e Insigne, al loro posto in campo Mertens e Insigne. Il Napoli gioca una partita giudiziosa su un campo insidioso. Non cade nella voglia di agonismo degli uomini di Stellone e, appena può, impone la propria capacità di palleggio e la propria tecnica individuale.
All’ottavo Napoli vicinissimo al gol grazie a una carambola in area tra Allan e Crivello con la palla che supera il portiere Zappino (schierato a sorpresa) costretto a un intervento quasi sulla linea per metterla in calcio d’angolo.
La partita è frastagliata. C’è tanta confusione, il Napoli prova comunque a indirizzare la gara sui binari più consoni al suo gioco. Palla a terra e pallino a Jorginho. Lentamente, gli azzurri prendono possesso del campo. Al quarto d’ora, fallo di Diakite su Higuain al limite dell’area a conclusione di una rapida azione ben orchestrata. Punizione di Mertens che si infrange sulla barriera.
Al 19esimo, il Frosinone cincischia al limite dell’area: Allan recupera palla, tira in porta e Diakite devia in angolo. Sul corner di Jorginho parabola molto alta che attraversa l’area piccola, il portiere Zappino non esce, probabilmente accecato dal sole, lo spagnolo di sinistro anticipa un difensore ciociaro e insacca sotto la traversa. Il Napoli è in vantaggio.
Subito dopo, Dionisi viene ammonito per fallo su Jorginho a centrocampo. A questo punto, il Napoli ha la partita in pugno e può gestire la palla come preferisce. La squadra di Sarri non perde mai la concentrazione né il controllo della gara. Al 24esimo, Higuain vicino al gol. Bel passaggio di Mertens dopo un ottimo stop sul lato sinistro, il centravanti argentino aggancia, si accentra e il Zappino si allunga e para.
Alla mezz’ora rigore per il Napoli. Crivello colpisce Higuain appena dentro l’area. Tagliavento non ha il minimo dubbio. Dal dischetto stavolta va il capocannoniere che non calciava un rigore col Napoli da quel maledetto Napoli-Lazio. Sarri non guarda. Higuain calcia forte e centrale. Due a zero.
Adesso è il Frosinone che dovrebbe fare la partita. Il Napoli ne approfitta per rifiatare ma, appena può, riparte. Al 37esimo, tiro di Mertens dal limite dell’area. Al 40esimo il Frosinone per la prima volta si rende pericoloso con un lancio verso Paganini che anticipa Strinic sul taglio ma interviene Koulibaly a sbrogliare di testa sfiorando anche l’autogol. Su di lui, fallo di Paganini in gioco pericoloso. poi calcia alto. Prima dell’intervallo c’è ancora il tempo per un tiro di Higuain deviato in angolo.
Nel secondo tempo il Napoli sembra controllare persino più agevolmente la partita. Aumenta il possesso palla e arriva con semplicità, giocando palla a terra, al limite dell’area avversaria. Al 51esimo viene ammonito Hysaj che compie un fallo dopo aver sbagliato un disimpegno.
Stellone al 57esimo inserisce Tonev al posto di Paganini. Il Napoli rallenta, aspetta il momento giusto. E chiude la partita in due minuti. Al 58esimo Marek Hamsik (autore di un’altra prova da incorniciare) attraversa la metà campo del Frosinone e segna di sinistro sul primo palo. 0-3. Terza rete consecutiva per il capitano dopo Bergamo e il Torino.
Nemmeno il tempo di tornare a centrocampo che il Napoli segna il quarto: Higuain con una serpentina si libera di due difensori con un solo tocco, si accentra liberandosi dell’ultimo avversario e del portiere e poi di sinistro mette dentro a porta vuota. Il Napoli è assoluto padrone del campo.
Stellone fa uscire Kragl e Dionisi, al loro posto Chibsah e Soddimo. Al 65esimo, prima sostituzione del Napoli: esce Higuain, al suo posto Gabbiadini. Che sei minuti dopo, segna un gol pazzesco: un colpo da uncino col sinistro dal limite dell’area. All’incrocio dei pali. Imprendibile. Ultime due sostituzioni per il Napoli: El Kaddouri per Callejon, Chalobah per Hamsik.
C’è ancora il tempo per il gol della bandiera del Frosinone, un gol alla Napoli al termine di una bella azione tutta di prima conclusa da Sammarco con un bel destro in diagonale, imparabile.
Si chiude così la partita (senza recupero) e un girone d’andata da raccontare ai nipoti. Il Napoli è campione d’inverno.