Il primo gol in serie A lo segnò proprio alla Sampdoria, era il 16 settembre 2007. Terza giornata di campionato. Un grande gol con un cambio di piede che fece innamorare i napoletani e non solo. Il primo in assoluto lo segnò in Coppa Italia contro il Cesena. Oggi Marek Hamsik è a quota 96 nel Napoli, come Antonio Careca. Novantasei gol spalmati su nove stagioni. Le migliori, dal punto di vista realizzativo, sono state quelle 2010-11 e quella scorsa, entrambe terminate con 13 gol. Ma quest‘anno il capitano del Napoli, anche se segna meno (è a quota 5 in campionato e ne ha segnato uno in Europa League) è molto più nel vivo del gioco. Come non lo era mai stato, nemmeno ai tempi di Mazzarri. Lui e Sarri hanno decisamente vinto la loro scommessa. Marek poteva giocare più arretrato e stare nel cuore della manovra. Mai come quest’anno Hamsik è continuo e decisivo. È dalla sua fascia, la sinistra, che nascono quasi tutte le azioni pericolose del Napoli. È lungo il triangolo Hamsik-Insigne-Higuain che la squadra di Sarri sta dominando il campionato e sta facendo innamorare gli appassionati di questo sport.
Hamsik ha vinto la sua partita più difficile. Ha dimostrato di avere carattere, caratteristica che gli era quasi sempre mancata nelle stagioni precedenti. Lo ha dimostrato anche oggi a Genova contro la Sampdoria. È stato lui a segnare il 3-1 che ha di fatto chiuso la partita e spento quasi definitivamente le speranze della squadra di Montella.
Difficile ora ricordare tutti e 96 gol. Ce ne sono alcuni indimenticabili, come la doppietta realizzata a Torino contro la Juventus nella partita vinta in rimonta per 3-2. O ancora quello al Milan nella sfida del San Paolo che costò la Champions ai rossoneri. Ne ha segnati di bellissimi, come quelli alla Lazio in un 2-2 che terminò negli spogliatoio con una lite tra Reja e De Laurentiis. Quello di oggi è sicuramente uno dei più importanti.