“Siamo tutti uguali”. Facile a dirsi. Intanto, se a terra fosse rimasto uno qualsiasi degli altri 21 in campo, a Castel Volturno non sarebbe sceso il gelo, Sarri non si sarebbe acceso la terza sigaretta in 5 minuti, Cecchi Paone non sarebbe sbiancato al pensiero di quel che De Laurentiis e Sarri gli avrebbero consegnato se solo l’infortunio di Higuain fosse stato più grave di quello che poi si è rivelato.
Contestualizziamo: amichevole fra Napoli e San Vito Positano, società il cui presidente onorario è Alessandro Cecchi Paone, gay dichiarato, che chiese questo incontro dopo l’ormai famoso scontro fra Sarri e Mancini in Coppa Italia e che ha avuto parole di elogio per Sarri e soprattutto per il presidente De Laurentiis: «Si vede che è uomo di cinema».
La scritta “Siamo tutti uguali” è stampata sulle magliette dei giocatori del Positano, che giocano in Eccellenza e che fino alla fine del primo tempo si sono opposti con fierezza, pure troppa: “Gioco maschio” si sarebbe detto una volta, quando le metafore si usavano con maggiore leggerezza. Oggi non è il caso.
Tutti uniti nel dire che quella dell’allenatore del Napoli non era una offesa con finalità omofobe, per quanto sgradevole. «Sarri non è certo omofobo – ha detto Antonello Sannino (Arcigay Napoli) – ma omofoba è la cultura italiana, anche nel calcio. Basti pensare che in Italia ci sono fra il 5 e il 10 per cento di omosessuali, quindi in serie A dovrebbero esserci almeno una quarantina di gay. Non mi pare che nessuno si sia ancora dichiarato».
Per Higuain solo una botta, ma Gonzalo ha avuto l’accortezza di fermarsi in tempo, tornando negli spogliatoi appena tre minuti dopo il fischio d’inizio. Zoppicando. Ma dopo qualche minuto è arrivata la conferma che il capocannoniere già da domani potrà tornare a disposizione.
Intanto, giusto per far capire che si può fronteggiare qualsiasi emergenza, Gabbiadini ne fa sei, candidandosi a scendere in campo con maggiore frequenza rispetto alla prima parte di campionato.
La partita, per quello che conta, finisce 14 a zero (4-0 il primo tempo): oltre a Manolo, segnano Mertens (4), Hamsik (2) e i giovani Luperto e Chalobah. A secco Insigne e Callejon che pure hanno giocato un tempo ciascuno.