San Siro si rifà il trucco in vista della finale-Champions, ma intanto agita i rapporti tra Milan e Inter. In un articolo di Arianna Ravelli sul Corsera, tutte le criticità di una convivenza difficile, tra rossoneri e nerazzurri, nello stadio intitolato a Giuseppe Meazza. Si comincia proprio dai dubbi sul prosieguo di questa convivenza, messa in dubbio più dalle volontà (poi mutate) del Milan. Leggiamo: «Thohir è molto irritato perché aveva già studiato un piano di investimento partendo dal presupposto che sarebbe rimasto da solo a San Siro, piano che ha dovuto rivedere dopo che il Milan ha cambiato idea sul progetto dell’impianto di proprietà al Portello. Ora l’Inter sarebbe pronta a investire 150 milioni per ammodernare San Siro, ma chiede di sapere le intenzioni dei rossoneri. […] Non solo: nonostante l’amore più volte ripetuto di Silvio Berlusconi per San Siro, la figlia Barbara (l’ad che ha tra le sue competenze lqa questione stadio) è ancora fortemente convinta che il futuro sarà quello dell’impianto di proprietà, e quindi è restia a impegnare il Milan in una permanenza a San Siro sul lunghissimo periodo».
I rapporti si sarebbero un po’ raffreddati (eufemismo) non solo per la decisione controversa e poi rivista della società rossonera, ma anche a causa di alcune insolvenze dell’Inter. Secondo quanto riportato nell’articolo, il club di Thohir doveva ancora 1,4 milioni a fine gennaio per il rifacimento dell’area hospitality del settore arancio, più altri 2,4 milioni alla società M-I Stadio, fondata da rossoneri e nerazzurri per la gestione congiunta di San Siro. Il Milan è «irritato e perplesso» per questi mancati pagamenti, e quindi i dirigenti di via Aldo Rossi sono «cauti nell’impegnarsi in investimenti ancora più importanti». Come dire: convivenza difficile e un futuro ancora tutto da delineare.