Lazio-Napoli, stasera, è sfida importante tra due squadre al vertice, o quasi, del calcio italiano. Non è stato sempre così, con i vari cicli dei due club a sovrapporre azzurri o biancocelesti nelle gerarchie di una sfida all’Olimpico. Abbiamo selezionato un po’ di precedenti, abbiamo trovato i video e abbiamo deciso di metterli in ordine non cronologico, ma sparso. Dentro, grandi campioni ma anche storia e storie di due squadre in costante altalena tra grandezza e mediocrità.
Serie A 2000/2001, Lazio-Napoli 1-2. I biancocelesti portano sul petto i simboli della trionfale stagione precedente (Scudetto e coccarda della Coppa Italia), gli azzurri sono una neopromossa di (scarso) assalto passata da Zeman a Mondonico. Partita scritta sulla carta, che in campo va da tutt’altra parte: segna Amoruso, poi raddoppia Pancaro con un autogol che ancora oggi è storia ed epica. Mihajlovic prova a rimettere in partita i suoi, ma ormai è tardi per la Lazio come per Eriksson. Lo svedese lascerà subito dopo la partita, diventando da subito il ct della Nazionale inglese. Il Napoli acquisterà Edmundo, in tribuna quel giorno, e scivolerà in Serie B.
Serie A 2010/2011, Lazio-Napoli 2-0. È il Napoli di Mazzarri, è la Lazio di Reja. La sfida è importante: la Lazio è stata prima in classifica per quattro partite, gli azzurri sono in un ottimo momento di forma e aspirano, finalmente, ad un ruolo da reale protagonista del campionato. Nel secondo match contro il suo passato, il tecnico goriziano tira un brutto scherzetto al Napoli. Segnano Zarate e Floccari, per Mazzarri si tratta della prima sconfitta esterna del campionato.
Serie A 1984/85, Lazio-Napoli 1-1. Giorgio Chinaglia è alla seconda stagione da presidente della Lazio ma non sta raccogliendo i risultati sperati. Il Napoli, invece, ha già acquistato Maradona e si presenta all’Olimpico con una meravigliosa maglia gialla che ritroveremo pure più avanti in questa compilation. È uno scontro tra vecchio e nuovo: per i padroni di casa segna nonno Vincenzo D’Amico, campione d’Italia giusto dieci anni prima nella Lazio di Maestrelli. Nel Napoli tocca proprio a Maradona: scambio volante con Bertoni e palo-gol. Uno dei primi gioielli di Diego nel nostro campionato.
Serie A 1997/98, Lazio-Napoli 2-0. È l’esordio in campionato di due squadre nuove e di due allenatori nuovi. La Lazio è diventata di Eriksson e Mancini, in una sorta di travaso sampdoriano; il Napoli, invece, riparte da Mutti, Bellucci, Protti e Prunier e Calderon. Due a zero per i biancocelesti, segnano proprio Mancini e Pippo Pancaro. Sappiamo tutti come finirà la storia iniziata quel giorno: Lazio campione di tutto nel giro di un paio d’anni, Napoli in serie B.
Serie A 2013/2014, Lazio-Napoli 2-4. Gonzalo Higuain non aveva ancora giocato contro quella che diventerà la sua vittima preferita. Esordisce in questa partita in cui il Napoli sfoggia una maglia gialla che, in quella stagione, diventerà assoluta e inattesa protagonista. Partita pirotecnica: apre Gonzalo, il pareggio immediato con un autogol (un altro) di Behrami. Poi Pandev e ancora Higuain, con Keita che prova a riaprirla e Callejon che la richiude. Da quella sera, Higuain e la Lazio hanno un infinito conto in sospeso.
Serie A 1989/90, Lazio-Napoli 3-0. La prima sconfitta stagionale del Napoli di Bigon arriva il 30 dicembre 1989, quando il titolo di campione d’inverno è già conquistato. È una partita a senso unico, decisa dai gol di Amarildo (doppietta), centravanti “di Cristo” che regala Bibbie agli avversari prima delle partite, e del numero dieci Pin. In porta, nel Napoli, Raffaele Di Fusco. Un girone dopo, grazie al match di ritorno al San Paolo, gli azzurri conquisteranno il secondo scudetto.