Ecco le prime intercettazioni legate ad Operazione Fuorigioco, l’indagine disposta dalla Procura di Napoli che vuole far luce sulle irregolarità nei trasferimenti dei calciatori e nella gestione fraudolenta di alcune cifre legate al calciomercato. Una di queste, del 20 gennaio 2012, coinvolge due personaggi legati alle vicende del Napoli, Ezequiel Lavezzi e il suo agente Alejandro Mazzoni.
Nell’intercettazione depositata dal procuratore aggiunto di Napoli Vincenzo Piscitelli e dai sostituti Stefano Capuano, Vincenzo Ranieri e Danilo De Simone, i due argentini fanno riferimento a un conto corrente svizzero dove sarebbero stati depositati 80mila euro in nero per il trasferimento di Christian Chavez, calciatore gestito sempre da Mazzoni. Poi, ecco il piatto forte: siamo nel periodo in cui Lavezzi capisce di voler cambiare aria, quello dello scippo a Ylenia Screpante e delle prime voci sul Psg. Ecco uno stralcio della conversazione telefonica tra il Pocho e Mazzoni (da Repubblica e ilfattoquotidiano.it):
Lavezzi: «Hai aperto il conto al Negro (Chavez, ndr) fuori?»
Mazzoni: «No perché hanno cambiato la banca. Bisogna fare un nuovo conto. Si deve chiedere a Ale di inviare le nuove carte, hanno appena aperto la nuova banca, quella svizzera. La Farankin. Glielo avevo fatta aprire al “Negro” nella Hsbc e abbiamo chiuso tutti i conti alla Hsbc quindi si deve fare da capo».
Lavezzi: «Va bene…ascoltami… perché non fai inviare le carte da…».
Mazzoni: «Me li farò inviare via mail così glieli faccio firmare io prima di andare via».
Lavezzi: «Certo… perché il Negro ha i soldi che lì sono entrati… del premio…. così li manda fuori».
Mazzoni: «Sì sì me l’ha detto, me l’ha detto che ne ha circa 80… oggi me ne occupo”.
Lavezzi: «Non ti dimenticare perché…”.
Mazzoni: «No, stai tranquillo che non mi dimentico, lo sai che il Negro mi preoccupa in modo speciale, come posso dimenticarmi».
Sull’incontro Mazzoni-De Laurentiis per parlare del futuro del Pocho.
Mazzoni: «Bene… è andata credo molto bene… abbiamo parlato del tema che tu in Napoli non giochi più… gli ho detto ‘non è un problema né con la società, né con lei, ne col progetto… nessun problema solo che il ragazzo non ce la fa più, vive da cinque anni chiuso a casa, in un carcere di lusso, e questo lo abbiamo già parlato l’anno scorso in barca’… lui (De Laurentiis, ndr) mi ha detto: ‘Sì sì ma come prima cosa si deve trovare la squadra che paghi la clausola (è la clausola rescissoria per liberare Lavezzi fissata nel contratto con il Napoli, ndr)’ gli ho detto Pres. la clausula è un prezzo orientativo in modo che la società sia protetta, un prezzo alto, quando l’abbiamo messa».
Lavezzi: «Ma noi siamo stati chiari!».
Mazzoni: «No ma aspetta fammi finire di raccontarti… è normale… ognuno fa il suo discorso (…) credo che se gli interessi a una società come Manchester City, Paris Saint Germain, quei tipi di società che spendono quantità di soldi, si rispetta la clausola, altrimenti io credo che il prezzo logico è 25 milioni di euro. ‘Va bene va bene, lavoriamo su questo, sarà un problema toglierlo dal Napoli però si lavorerà per questo’ (…) lui (De Laurentiis, ndr) ha detto ‘noi l’abbiamo valorizzato’ no, Pres. non è così, quando lui è arrivato era già un campione, sono cresciuti insieme, io credo che il Napoli gli ha dato molto però anche lui ha dato molto al Napoli».
Alla fine della stagione, dopo la vittoria in Coppa Italia contro la Juventus, Lavezzi finirà effettivamente al Paris Saint-Germain, per l’intera clausola rescissoria (31 milioni di euro). L’intercettazione, al tempo, fu disposta per indagare su possibili intimidazioni della criminalità organizzata subite dai calciatori del Napoli.