La afida tra Juventus e Napoli, soprattuto negli ultimi giorni e attraverso le ultime dichiarazioni, ha una sola keyword. Che non è “campo”, “pallone” o “gioco”, ma fatturato. Ieri, Maurizio Sarri ha confermato il suo punto di vista in conferenza stampa: due frasi, nulla di più («Certo, idee e cuore a volte possono superare altri parametri, ma è naturale che una squadra con un budget più alto possa partire da favorita»), anche perché erano assolutamente vietate le domande con dentro la parola “Juventus”, altrimenti «mi alzo e me ne vado».
A Torino, invece, sembrano avere particolarmente a cuore questo aspetto. Tanto che, anche oggi, Tuttosport mette in prima pagina un corsivo di Antonio Milone dal titolo eloquente: «Sarri insiste sui fatturati. E allora il Leicester?». Leggiamo: «l duello tra i fatturati resta tema caldo, anche se circondato da una tediosa stucchevolezza. Ogni volta che Sarri affronta l’argomento (ed Allegri risponde a tono, seppur non con la medesima ripetitività del collega), la capolista vince. Accennare alle ricchezze altrui è abitudine che ricorre dai tempi di Benitez. Di ieri l’ultima puntata: se un club ha più budget e si muove bene, allora parte favorito (le parole di Sarri, ndr). La Juventus fattura 323mln, il Napoli 125, ma ciò non vuole dire che i campani non possano rimanere lassù. Prendete il Leicester, il cui fatturato (136mln) non vieta di fiutare il sogno Premier. Per Ranieri si tratterebbe di un miracolo, per Sarri una mini impresa».
Milone scrive tutte cose giuste ma dimentica che le Foxes sono un’eccezione assoluta, e che comunque sono una squadra con una base economica solidissima, straniera, in un contesto di assoluto bengodi calcistico. Gli ultimi tre campionati inglesi sono stati vinti da Manchester United, Manchester City e Chelsea; in Spagna solo l’Atletico Madrid nel 2014 ha interrotto un duopolio Barça-Real che durava dal 2004; in Italia, Milan, Inter e Juventus si dividono gli scudetti dal 2002 in poi. Come dire: basta scorrere gli albi d’oro di tutta Europa per rendersi conto del fatto che Maurizio Sarri abbia semplicemente riportato un dato di fatto. Che, ovviamente, può talvolta essere sovvertito. L’ha detto anche lui: «Certo, idee e cuore a volte possono superare altri parametri, qualche volta».