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La storia si ripete, il Napoli perde anche a Villarreal (1-0). Ma non sparate sul turn over, la squadra ha giocato bene. Un rigore negato

La storia si ripete, il Napoli perde anche a Villarreal (1-0). Ma non sparate sul turn over, la squadra ha giocato bene. Un rigore negato

Se uno crede all’assioma che vincere aiuta a vincere, deve per forza uniformarsi anche all’opposto: ossia, perdere aiuta a perdere. Ed è il motivo per cui le grandi squadre vanno in campo sempre per uscirne vittoriose, anche quando si gioca la coppa del nonno. Dopo questo doveroso preambolo, non alla Donat-Cattin, passiamo ai fatti.

Il Napoli è stato sconfitto dal Villarreal per uno a zero, seconda sconfitta consecutiva in quattro giorni proprio come accadde nel 2011 con in panchina Walter Mazzarri. Anche allora facemmo turn over in Spagna, come questa sera. Sei titolari a riposo. Jorginho rimasto a casa per problemi intestinali, in panchina Albiol, Ghoulam, Allan, Insigne, Higuain. Il Napoli gioca una signora partita, va più volte vicino al gol sia nel primo sia nel secondo tempo; nella ripresa, l’arbitro Nijihuis ci nega un rigore piuttosto netto per fallo di mano degli spagnoli e a dieci minuti dalla fine veniamo puniti da una punizione da 25 metri calciata da Suarez forte e sotto la traversa anche se piuttosto centrale: Reina la sfiora appena e il Napoli torna a casa con una sconfitta. Non sarà semplice ribaltare il risultato tra otto giorni al San Paolo, anche se la squadra di Sarri ha per lunghi tratto avuto il controllo della partita e ha messo sotto il Villarreal che è quarto in classifica in Spagna ad appena cinque punti dal Real Madrid.

Criticare il turn over è un esercizio tanto facile quanto irrealistico, almeno per quel che si è visto questa sera. Il Napoli ha corso solo due rischi: uno al quinto minuto, quando un’uscita kamikaze di Reina ha consegnato una palla gol agli spagnoli poi sventata dallo stesso Pepe, e a dieci minuti dalla fine con la punizione decisiva. In mezzo c’è stato tanto Napoli, in una gara dai ritmi altissimi che il Napoli con un pizzico di attenzione in più sotto porta avrebbe potuto chiudere già nel primo tempo. È pur vero che il portiere avversario non ha dovuto compiere interventi prodigiosi, però siamo andati vicini al gol con Gabbiadini, Mertens, Callejon e nella ripresa c’era un fallo di mano nettissimo; in genere in Europa il mani è sempre rigore e poco importa che la palla sia ugualmente passata, il tocco c’era ed era netto. Ha ragione Sarri a bocciare la direzione di gara, anche al di là del rigore. 

Quel che però conforta è che il cosiddetto Napoli B ha tenuto il campo con piglio e consapevolezza. Nessuno delle cosiddette riserve ha giocato una partita inguardabile. Valdifiori ha giocato bene, così come Chiriches e David Lopez autore di alcun interventi decisivi a centrocampo. Un po’ sotto tono Hamsik che evidentemente non si è ancora ripreso dalla partita di Torino. Non potevamo pensare di dominare il Villarreal in casa loro, ma non abbiamo mai rinunciato a giocare e abbiamo trascorso più tempo con la palla tra i piedi che senza. 

Ovviamente l’aver schierato il Napoli B fa capire che il Napoli e Sarri la loro scelta l’hanno compiuta. Ed è una scelta condivisibile anche se, ripeto, una grande squadra entra in campo sempre per vincere. Questa sera i panchinari hanno offerto un’ottima prova. Il Napoli non ha affatto una rosa deficitaria. E stasera lo ha dimostrato. Ora non bisogna farsi prendere dallo sconforto. Al Villarreal torneremo a pensare da martedì mattina; sarebbe un peccato uscire da una competizione in cui abbiamo dimostrato di poter dire la nostra fino alla fine. Ma possiamo comprendere – seppure a malincuore – che il campionato e la corsa scudetto hanno la priorità. Appunto per questo, non c’è alcun motivo per demoralizzarsi. Lunedì c’è il Milan e magari domani sera da Bologna potrebbe arrivare una bella notizia. Ma anche se non dovesse arrivare, il Napoli ha tutte le carte in regola per battere i rossoneri di Mihajlovic e rimanere incollati alla Juventus. Purtroppo le sconfitte un po’ destabilizzano, perciò chi sa vincere prova a evitarle. Sempre.

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