Anche il mondo dello sport è scosso dagli attentati in Belgio. Numerosi personaggi sportivi, tra cui molti calciatori come il nostro Dries Mertens, si stringono compatti attorno al Belgio e all’Europa tutta per dimostrare la loro solidarietà e la loro vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti. Ormai il terrorismo islamista internazionale ha preso di mira il Vecchio Continente, mettendo continuamente in discussione la nostra sicurezza, entrando nei nostri bar, nelle nostre discoteche, nei luoghi di culto, nei campi di calcio, nella nostra quotidianità, insomma. Da qualche decennio, ormai, le manifestazioni pubbliche particolarmente affollate rappresentano un boccone sempre più ghiotto per fanatici pronti ad uccidere in nome del Nulla Assoluto. Tanto che anche quelli che sono i momenti di svago e di spensieratezza, di comunione tra le culture e i popoli più disparati, vengono vissuti con irrequietezza, con ansia.
Di fronte a questi scenari, diventa difficile parlare di moviola, di errori arbitrali e di lotta per lo scudetto, ma non credo sia giusto cedere ai ricatti vigliacchi di questi gruppi nichilisti. E non perché the show must go on, come solitamente si dice, ma per il semplice fatto che, al di là della retorica di circostanza, non possiamo darla vinta ad una cultura retrograda e fondamentalista, che non conosce le conquiste della modernità laica ed illuminista e vuole seminare su tutto il globo terrestre odio e morte. Questo non significa che bisogna far finta di nulla, anzi, bisogna incentivare riflessioni, fare autocritica anche su quelli che possono essere i nostri errori di uomini occidentali ma, al tempo stesso, bisogna rispondere uniti, compatti, usando anche lo sport e in particolar modo lo sport più diffuso, cioè il calcio, per veicolare valori di fratellanza e non di odio. In quest’ottica, dunque, vanno apprezzati tutti quegli sportivi come Mertens e tanti altri che su twitter e in tanti altri modi stanno facendo sentire la propria voce in un momento così terribile per la nostra intera comunità.