Il mio Palermo – Napoli 0-1
– Pressione. La parola più gettonata in queste ore è pressione.
– Giocare il posticipo, conoscendo il risultato delle avversarie, mette ancora più pressione ed è uno svantaggio.
– Una cosa è essere costretti a vincere sperando che gli altri non lo facciano, un’altra è essere costretti a vincere quando gli altri hanno già allungato o accorciato le distanze.
– Sarà stato il fato ma i risultati non positivi con Milan e Fiorentina sono maturati il lunedì.
– In ogni caso, ho la sensazione che il posticipo abbia sempre il sapore dell’ultima spiaggia o di una finale da dentro o fuori. Quella in cui la pressione sale e forte è il bubolare dei gufi.
– Nelle prossime 6 gare giocheremo 4 volte dopo e 2 volte prima della Juve; 4 volte prima della Roma e una successivamente. Poi ci sarà lo scontro diretto. Di lunedì.
– Con tutti gli occhi interessati e puntati addosso, ieri sera il Napoli ha disputato l’ennesima buona prova, nonostante la pressione.
– Ho letto da più parti che gli azzurri avrebbero giocato sotto tono. Quando non si stravince, se non è calo fisico, ho capito che bisogna dire “sotto tono”. Oppure seguire la moda del momento ed enfatizzare con la pressione.
– Portare a casa i tre punti con l’1-0 ancora non è reato.
– Il Napoli ha creato una dozzina di occasioni da rete, un’altra dozzina di potenziali azioni pericolose, ha avuto sempre il pallino del gioco, ha fatto ciò che voleva e ha subìto un solo reale pericolo nel primo tempo contro una squadra che ha solo pensato a non prendere un’imbarcata.
– Il Palermo non si è mai aperto, ha difeso lo 0-1 con 11 giocatori per 90 minuti e passa. Se avesse potuto, avrebbe piazzato il muro anche sulla pista di atletica dietro la porta.
– Il Napoli ha di fatto stravinto sul campo.
– Per il gioco espresso, la partita poteva tranquillamente chiudersi con uno 0-3.
– I dati relativi al possesso palla hanno superato il 70% per il Napoli. Non ne sono sicuro ma credo che sia stato battuto anche il record del Bayern a Torino.
– A fine gara, mi ha disturbato aver ottenuto la vittoria grazie a un rigore alla juventina.
– Dicasi rigore alla juventina quello in cui ci vogliono 8 replay per stabilire che è dubbio, fino all’intervento di Caressa che ci spiega i motivi per il quale è invece netto.
– Il bue chiama l’asino cornuto. A fine gara, mi sono giunti un paio di sms di un amico bianconero il cui testo conteneva parole tipo “aiutino”, “rigorino”, “arbitro venduto”, “arbitro cornuto” ecc. ecc.
Il disturbo di cui sopra è evaporato e ho goduto assai.
– Da qui alla fine vorrei vincere tutte le partite così. Con rigori e sms annessi.
– L’unico appunto che riesco a fare alla squadra è la leziosità che ha assunto la manovra e le scelte sempre più complicate nell’ultimo passaggio, quando una piccola dose di cinismo avrebbe evitato qualsiasi brutto pensiero, quel pizzico di sofferenza emotiva ed una eccessiva scaramanzia nel finale.
– Ho letto inoltre parole non proprio edificanti per Insigne ed Hamsik.
– Se per il napoletano ha pesato una serata senza strappi e una serie di conclusioni sballate tra cui il classico tiro a giro sbagliato, il classico sinistro sopra la traversa e un gol divorato a tu per tu con Sorrentino, per lo slovacco non sono d’accordo.
– Cioè, non sarei d’accordo nemmeno per gli improperi ad Insigne senza il quale il gioco dei tocchi, del possesso e del congelamento della palla non sarebbe possibile, ma soprattutto su Hamsik non riesco a essere categorico.
– Ieri non è stata la sua miglior partita e di certo ci ha abituato a ben altro, ma se paragono la “brutta” gara di Palermo alle apparizioni peggiori dell’Hamsik del passato, io sono più che contento che questi siano i punti più bassi della sua stagione e non mi sognerei mai di contestarlo.
Non è stato determinante ed ha fallito passaggi importanti, ma non ho mi visto un fantasma e nell’economia del gioco è stato positivo, facendo il gregario, toccando a centrocampo una infinità di palloni e rendendo possibile quella che era la nostra strategia prioritaria: possesso, possesso, possesso e tempo da trascorrere.
Se il peggior Hamsik è un Hamsik impreciso ma vivo, io lo tengo sempre in campo. Anche con una lieve forma di berardite.
– Chi invece sta avendo continuità di rendimento su standard elevati e penso che non lasci spazio a discussioni è Jorginho. Anche ieri è stato il migliore.
– L’unico, grave, errore che riesco a trovargli è quello di aver scelto, in caso di chiamata, la nazionale italiana. In questo (lungo) periodo storico, i CT tutto notano meno che il merito. E Frello meriterebbe sicuramente l’azzurro.
– Se avesse avuto un’altra maglia avrebbe già varie presenze in nazionale, qualche titolo in più sui giornali, un paio di documentari in tv sulla sua vita e un’intervista ogni 2 settimane su SkyJuve24. Oltre probabilmente a un fisico più reattivo.
– Intanto Higuain continua a segnare, la difesa e il drone hanno ripreso a non subire reti, annichilendo Gilardino e il suo girello e, in cuor mio, sogno di andare una volta a Castel Volturno il giorno in cui ci si dedica ai calci d’angolo, per capire se almeno in allenamento il pallone riesce a lavarsi da terra.
– A Novellino è andata bene. Seppur sia matematico che, una volta seduto su quella panchina, sarà il prossimo allenatore ad essere esonerato da Zamparini. Spero si salvi, nonostante la follia del presidente.
– Zamparini in una vita precedente era un boia.
– Se a Freud gli fosse stato affidato il caso Zamparini, avrebbe spostato i suoi studi sui movimenti delle quaglie.
– A 9 gare dal termine, la classifica e i commenti restano invariati: a -3 dalla Juve (irraggiungibile per gli esperti) e a + 5 sulla Roma (solo questione di tempo per gli esperti). Dybala è un fenomeno, Buffon sta per superare il record di imbattibilità di Saba Rossi e Bonucci sta per battere il record di Vidal nelle partite consecutive in campo da diffidato.
– A 9 gare dal termine, la pressione aumenta e il tempo diminuisce. Mi sta bene tutto, anche il “sotto tono” in una partita dominata e gli improperi a Insigne e Hamsik, ma vorrei evitare di sentire e leggere il “comunque vada” che intimamente sa già di resa. Mentre qui non si molla mai.
Forza Napoli Sempre. E forza Palermo.
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani ilnapolista © riproduzione riservata