ilNapolista

Sarri: «Sono arrabbiato per le gare delle 18 e delle 12.30. Il mio futuro dura nove partite»

Sarri: «Sono arrabbiato per le gare delle 18 e delle 12.30. Il mio futuro dura nove partite»

Maurizio Sarri in conferenza stampa alla vigilia del match Napoli-Genoa. Calcio d’inizio oggi pomeriggio alle ore 18.

Come stanno Higuain e il Napoli.

Ieri Gonzalo ha fatto tutto l’allenamento con la prima squadra, era solo una contusione ed è pienamente recuperato. La squadra sta bene, sappiamo di affrontare una squadra che sta altrettanto bene, in grado di giocare a un’intensità sorprendente. Vengono da tre vittorie in quattro partite e sarà un match complicato da affrontare.

La Juventus eliminata dalla Champions.

A noi della Juventus non interessa. Noi dobbiamo influire solo su quello che possiamo, ovvero fare al meglio le prossime nove partite.

Calciatori del Napoli che dicono di divertirsi con Sarri. Si può sognare?

Obbligatorio sognare, per me è stato un piacere allenare calciatori e soprattutto ragazzi così. Le nostre motivazioni nascono da qui. Spesso ci si scorda che il calcio è un gioco, farlo divertendosi vuol dire dare il 101% e questo, a volte, può fare la differenza. Noi dobbiamo meritarci il fatto di non aver rimpianti a fine stagione, alla fine vedremo quanto abbiamo dato a che cosa corrisponde. L’aspetto determinante è la consapevolezza di aver dato tutto.

Napoli e Juventus che non giocano allo stesso orario.

A me lo spezzatino non piace, è antisportivo. La cosa peggiore e che farebbe arrabbiare chiunque è giocare alle 18 e alle 12.30, orari impossibili per tanti motivi. La Lega è stata così disattenta da metterci due partite consecutive a questi orari.

Jorginho e Insigne in nazionale.

Mi fa piacere per loro, il resto sono decisioni del ct che a me non interessano. Il ritorno di Insigne premia l’eccezionale campionato che sta facendo, in fase offensiva come difensiva. La chiamata in nazionale è una sua vittoria.

Il San Paolo roccaforte.

Per noi conta tanto, regala un’atmosfera straordinaria che ci porta indubbi benefici. Domani è una partita difficilissima da affrontare, spero che questo messaggio sia passato. Ci vogliono grande determinazione e lucidità, ma anche pazienza e cattiveria per sfruttare quanto ci verrà offerto.

Il futuro di Sarri.

A me piace pensare al mio futuro quando penso solo alle ultime nove partite. Questo finale di campionato mi arrapa, ci son dentro componenti che danno uno stimolo fortissimo. Il mio futuro è di nove partite, non a quello che succederà tra un anno o due. Vengo da cinque anni di Lega Pro e cinque di B, figuratevi se mi preoccupo.

Il Genoa di Gasperini.

Hanno un modo di giocare che, in relazione a una buona condizione fisica, gli permette di giocare ad altissima intensità. Questo ci potrebbe portare a una gara non conforme alle nostre possibilità. Nell’ultima partita si son trovati sotto di due gol dopo un quarto d’ora e hanno avuto una mezz’ora impressionante. Tutte caratteristiche che di devono far stare all’erta.

Il match di andata e le marcature a uomo del Genoa.

Loro portarono la partita su un binario più congeniale a loro: più lottata, più sporca, non ideale per noi. Ci concessero qualche occasione, ma non riuscimmo a sfruttarla. Ecco perché domani sarà necessario essere cattivi e sfruttare quel poco che ci viene dato, in modo da controbattere alla partita che potrebbero fare dopo.

Il rigore su Higuain nella sfida di Marassi. Il Napoli non parla degli arbitri.

Il mondo è cambiata negli ultimi vent’anni, basti pensare ad Andreotti che diceva di tenere sempre il profilo basso. Forse oggi viviamo un’epoca in cui più uno urla, più viene considerato. Io credo che la nostra politica sia quella giusta, farlo notare senza insistere. Speriamo finisca presto il tempo degli urlatori, questo fa parte delle caratteristiche personali di ognuno. A me piace dire quando c’è un errore, ma senza proseguire più di tanto. 

La difficoltà di chiudere le azioni sul secondo palo.

Noi non abbiamo calciatori adatti a cross più lunghi, il nostro riferimento offensivo è più bravo con i piedi che con la testa. Ecco perché cerchiamo sempre un pallone al centro più orientato al dischetto.

Sarri papà di questa squadra e dei tifosi.

Di figlio ne ho avuto uno e mi ha dato i suoi problemi. Mi sento legato a questo ambiente, è giusto che i tifosi sognino insieme a noi.

Grassi, Regini e un voto sul calciomercato invernale.

Il voto lo date voi, io faccio un altro mestiere. Vasco si sta inserendo bene, Grassi ha avuto la sfortuna di arrivare e farsi male subito. Ma è anche giovanissimo, e non è giusto caricarlo di responsabilità troppo elevate. In un paio d’anni, diventerà utilissimo per noi e uno dei migliori centrocampisti italiani.

ilnapolista © riproduzione riservata