Maurizio Sarri in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Chievo. Calcio d’inizio domani sera alle ore 20.45.
Il Napoli ha le stesse statistiche rispetto al girone d’andata, solo che segna un po’ di meno. Esiste questo appannamento di cui parlano tutti?
Nel mese di febbraio abbiamo fatto delle partite in cui abbiamo avuto 29 occasioni da gol. Poi, ci possono essere dei momenti in cui abbiamo una percentuale di realizzazione negativa. Con la Fiorentina abbiamo avuto questi numeri: 12.027 metri per giocatore, distanza per minuti è 129, il miglior dato stagionale. Abbiamo avuto la migliore prestazione pure in accelerazione e potenza metabolica. Le opinioni si rispettano, i numeri non si discutono. Non siamo riusciti a sfruttare le nostre occasioni, può darsi che sia anche colpa nostra. Sui gol subiti, siamo stati abbastanza sfortunati: un gol su deviazione, un cross sbagliato e una punizione di uno che non ne ha mai segnata una. A Firenze abbiamo giocato contro una squadra che ha fatto la miglior prestazione stagionale contro una squadra che giocava per il secondo posto. Quindi, credo di poter ben dire che veniamo da una grande prestazione.
Napoli e Chievo usano meno calciatori di tutte le squadre di Serie A.
Se ho fatto 500 minuti in nazionale e 1200 in coppa, vuol dire che il dato è parziale e non significa niente.
Provare a mettere pressione alla Juventus.
Pensiamo intanto alla partita di domani contro una delle squadre che vince di più in trasferta nel nostro campionato. Giochiamo contro una squadra fisica, aggressiva, e sarà un match più difficile di quello che dice la classifica. Tutti hanno voglia di provarci, provarci è una conseguenza di una serie di partite fatte bene. Col nostro budget, il nostro monte stipendi, vincere il campionato è un sogno. È giusto che esista nella testa di ognuno di noi. Anche perché si avverano.
Maradona che riparla (bene) di Sarri dopo le dichiarazioni non positive di qualche mese fa.
Pensate che vi prenda in giro quando dico che non leggo. Non è vero, lo faccio per star tranquillo. Ecco che poi mi ritrovo qui preso alla sprovvista. Se Maradona dice la parola Sarri, per me è un orgoglio. Se ne parla bene, è una soddisfazione. L’ho visto in ritiro, l’ho sempre ammirato.
Andare a leggere nelle statistiche.
Chiaro che si può leggere. Con il Milan non possono venirmi gli stessi dati rispetto alla partita con la Fiorentina, un match perfetto per esprimere dati importanti. La partita a Firenze è stata giocata su 105 metri di campo, in altre lo spazio si restringe.
Febbraio nero, nonostante quei dati.
Abbiamo fatto un mese in cui non sono venuti risultati, ma abbiamo fatto prestazioni importanti superiori ai punti contro squadre forti. Per noi non cambia niente, dobbiamo avere la stessa mentalità di prima senza farci troppi pensieri. Abbiamo giocato contro una squadra che ha vinto 16 delle ultime 17, contro Villarreal e Milan che sono in grande forma. La mia sensazione è che le prestazioni abbiano detto altro rispetto ai risultati. Poi, il sogno è il sogno.
Il tifoso che vede il Napoli a tre punti dalla Juventus.
Deve stare tranquillo, faremo tutto quello che possiamo fare. Dire dobbiamo vuol dire mettersi in relazione a quello che la gente si aspetta.
Le critiche ingiuste al Napoli.
Dà fastidio quando la gente parla solo in relazione al risultato. Se a Torino finisce 0-0, il commento sarebbe stato completamente diverso. Tutto cambia per un tiro deviato, ma fa parte del gioco. C’è chi deve vendere i giornali, deve fare audience. Il lavoro del commentatore è il più bello del mondo: se sparo una cazzata, tre giorni dopo nessuno se lo ricorda. Se lo faccio io, vado a casa.
Più squadre coraggiose in Italia. È possibile?
Io penso che la Juventus sia questa per caratteristiche. È una squadra bella, tosta, con determinate qualità e quindi è chiaro che vadano a fare risultato. Mi fa piacere che la stessa Lega veda Fiorentina-Napoli e poi dica che è la gara più bella dell’anno. Spero che una squadra coraggiosa vinca, prima o poi. Io a Firenze mi sono divertito, vuol dire che la partita mi ha dato qualcosa a livello emotivo. Ci vorrebbe un po’ d’apertura mentale da parte di tutti, ci vorrebbe che tutti pensassero a trainare la passione collettiva più che pensare solo a prendere un milione in più.
Il segnale di crescita dato dalla mezz’ora di sofferenza a Firenze.
Le difficoltà nostre nascono da nostri errori, ci siamo creati da soli le occasioni della Fiorentina. Abbiamo sbagliato quando loro cambiavano la disposizione difensiva, poi nel secondo tempo siamo riusciti ad alzarci, a riconquistare palla in una zona più avanzata di campo. Io avevo detto ai ragazzi che avremmo sofferto, però quando siamo riusciti a riequilibrarla abbiamo avuto occasioni clamorose. L’abbiamo fatto nella ripresa, se fosse accaduto nel primo tempo forse avremmo potuto fare qualcosa di più.
Una sola competizione da giocare: vantaggi e turnover.
Se avremo dei benefici, lo vedremo dalla prossima settimana. In questa, abbiamo avuto solo quattro giorni. Quando torneremo ad allenarci in maniera regolare, potremo sicuramente avere qualche beneficio, soprattutto dal punto di vista nervoso. Spesso non si tiene conto del fatto che la testa ci mette più tempo a ricaricarsi rispetto al fisico. Sugli uomini, si vedrà settimana per settimana. Vedremo chi fa meglio e chi va dentro.
La possibilità di far giocare Chalobah.
David è un calciatore molto dinamico, forse manca qualcosa a livello di accelerazioni. Chalobah ha vissuto un momento particolare che ha comportato spostamenti vari. Noi abbiamo privilegiato l’aspetto umano di una persona che ha vissuto una tragedia. Ora si sta allenando di nuovo con regolarità. A Firenze l’ho fatto scaldare, avevo la sensazione potessimo andare in vantaggio e volevo metterlo dopo il gol. Poi, non abbiamo segnato e non se n’è fatto niente.