Puntuale come un orologio svizzero, ecco al varco un altro procuratore zelante in radio. È la volta di Mario Giuffredi, che gestisce due calciatori e mezzo dell’organico azzurro: Valdifiori, Hysaj e il portiere Sepe, in questo momento in prestito alla Fiorentina.
Intervistato a Radio Crc, l’agente prosegue in quella che qualche giorno fa definimmo, su queste pagine, «la stagione dei procuratori». Come? Battendo cassa mentre parla di Hysaj, ovviamente: «Elseid sta benissimo a Napoli e vorrebbe restare, ma il discorso economico va rivisto. Dopo un anno, ha dimostrato di essere di grande livello e se finora non abbiamo parlato perché ci sono obiettivi in ballo, a fine campionato troveremo una soluzione». Come dire: Hysaj forse sta benissimo per davvero a Napoli, ma potrebbe stare molto meglio da qualche altra parte se non gli offrono uno stipendio più alto. Più o meno quanto detto dal procuratore di Koulibaly, ma in modi e termini ancora più secchi e meno concilianti. Più diretti.
Anche il resto dell’intervista non è proprio edificante, anche perché si parla di un calciatore che doveva essere titolare inamovibile ed è finito a fare il surrogato di Jorginho: «Valdifiori vive una situazione da valutare bene, non credo che Mirko sia disposto a fare un’altra annata come questa. Le aspettative erano altre e la posizione del ragazzo a giugno sarà valutata perché è venuto a Napoli per essere uno dei protagonisti e non per fare la comparsa». Nella sua crudezza, è più accettabile questa dichiarazione rispetto a quella su Hysaj, che non fa altro che forzare la mano e generare tensioni tra calciatore, tifosi e società.
Poi, c’è anche la questione Sepe: il portiere è ancora di proprietà del Napoli, ma a Firenze vive una situazione quantomeno burrascosa. Questo il pensiero in merito di Giuffredi, che evidentemente ha finito la sua scorta di guanti bianchi giusto prima di essere intervistato: «È prematuro parlare di un ritorno di Sepe a Napoli, aspettiamo la fine del campionato e poi decideremo. Va rivisto qualcosa, ma le scelte che facciamo sono dovute anche alle considerazioni di società e allenatore. Se abbiamo preferito andare a Firenze, è perché qualcuno ci ha detto che forse a Napoli era meglio non rientrare. Poi vanno riviste tante cose perché non credo che fare il secondo di Reina sia la cosa giusta e il Napoli una volta su tutte deve decidere cosa fare di Sepe».