Il silenzio stampa del Napoli non ci ha permesso di ascoltare le sensazioni di Sarri rispetto alla sfida di ieri. Il suo procuratore, Alessandro Pellegrini, può però dire la sua. E l’ha fatto a Radio Crc, parlando di sfortuna e della situazione mentale della squadra azzurra: «Ad ogni occasione mancata dal Napoli, Spalletti si faceva il segno della croce, ma io non butto via nulla se non quei dieci secondi di movimenti sbagliati in area di rigore. Il Napoli è in credito con la sfortuna, non possiamo nemmeno pensare che squadre come la Juve e o la Roma non debbano nemmeno tirare in porta. Allora mi richiamo alla buona sorte: ogni tiro che subiamo finisce dentro. E non voglio tirare in ballo la malafede degli arbitri: ieri la terna è stata perfetta. Però è anche vero che nel dubbio non si sbandiera un fuorigioco, se l’assistente l’ha fatto significa che ne era certo e allora bisogna fargli i complimenti. La Juve è più forte dal punto di vista mentale, è abituata a lottare per grandi obiettivi».
Sul silenzio stampa del suo assistito: «La sostituzione di Lopez per Allan potrebbe essere stata una scelta tattica, ma c’è il silenzio stampa e lui non può spiegarlo. Lui è un dipendente e deve seguire ciò che impone il club. Poi è chiaro che quel tiro alla Roma non doveva essere concesso, in ogni caso». La situazione dopo l’addio ai sogni scudetto e la sconfitta di ieri: «Il Napoli sta iniziando ora un percorso di avvicinamento che l’ha portato già a lottare per un periodo con i bianconeri. In questo momento c’è solo rammarico per una partita che si poteva vincere e che invece è stata persa. Reazione? Dopo la partita con la Juve la squadra ha reagito, anche ieri a Roma ha giocato con temperamento».