Direzione negativa (ancora) per Nicola Rizzoli. L’arbitro bolognese ha offerto una pessima prova per la sfida di ritorno dei quarti di Champions tra Atletico e Barcellona. Sotto la lente dei moviolisti, un rigore non assegnato nel primo tempo al’Atletico (fallo di Piqué su Ferreira Carrasco), il rigore assegnato all’Atletico (mancata espulsione di Iniesta), ma anche la sola ammonizione a Suarez per la gomitata su Godin. Infine, il penalty non assegnato al Barcellona nei minuti di recupero per fallo di mano di Gabi al di là della linea bianca dell’area. Errori non a senso unico, che danno ancor di più il senso di un arbitraggio non all’altezza. Che, ovviamente, hanno generato una vera e propria messe di polemiche nella stampa iberica.
I più calienti sono ovviamente i giornali catalani, capitanati da Sport. Che spara forte: «L’arbitro e Griezmann eliminano il Barcellona». Nel pezzo dedicato alla moviola, il titolo è ancora più pesante: «Vergognoso Rizzoli. C’era rigore su Gabi». All’interno si legge: «Il fallo di mani del calciatore dell’Atletico Madrid era in area, Rizzoli ha prima detto di voler parlare con i suoi assistenti e poi ha assegnato semplicemente un calcio di punizione». Nessun cenno, nel pezzo, a tutti gli altri episodi controversi.
I giornali nazionali, invece, sottolineano gli errori in entrambi i sensi dell’arbitro italiano: Javier Gascón, su Mundo Deportivo, sottolinea infatti come «nessuno possa essere contento delle decisioni prese da Rizzoli, anche se l’arbitro non ha influenzato la partita». Nel finale, però, un altro riferimento al rigore negato al Barça nel recupero: per Gascón, si tratta di «error indiscutible». As è invece più pruriginoso, dedicando un articolo al fallo da rigore di Gabi: «Né l’arbitro italiano, né i suoi assistenti, sono stati in grado di prendere la giusta decisione».
Da sottolineare, più di ogni altra cosa, la reazione dell’allenatore catalano Luis Enrique alle polemiche arbitrali: «Non commento l’operato del direttore di gara, la responsabilità è mia perché non abbiamo saputo gestire bene un momento difficile della stagione». Chapeau.