Il mio Roma-Napoli 1-0
– Anche questa partita l’ho già intravista. Cioè, ho immaginato il finale.
– Quando si è avuta la percezione che ci stessimo accontentando del pareggio, ho sussurrato tra me e me una frase con una parola finale di quattro lettere che finisce per “..zz”
– Ho scoperto dopo la rete di Nainggolan che in quella stanza avevamo fatto tutti lo stesso pensiero silenzioso.
– “E io ‘o ssapevo che finiva accussì, Zazz” il Minao ci ha anticipato.
– Una partita dai due volti che al 90′ ha evidenziato quello più brutto: una cresta gialla invece di una fulgida cresta nera.
– Nel primo tempo, il pressing alto della Roma ha costretto gli azzurri a difendersi e a centellinare le sortite offensive.
– Nonostante la difficoltà di uscire in maniera pulita dalla tre quarti, le due azioni più pericolose sono state comunque del Napoli: il rientrante Higuain ha raccolto in area un lancio lungo e con uno stop a seguire alla Baggio in mezzo a due avversari si è proiettato a tu per tu con Scemzy (non so come si scrive ed anche il copia e incolla si è rifiutato). L’estremo difensore giallorosso in uscita, in allungo, con una mano, è riuscito a sventare la minaccia.
– Se avesse segnato, grazie al crollo, Pallotta avrebbe trovato lo spazio per lo stadio nuovo.
– La seconda è un gol annullato per un fuorigioco millimetrico di Icar…pardon, di Calle.
– Per la Roma, Salah al 40′ secondo stava per approfittare di una corta respinta di Hysaj ma per fortuna il suo tiro al volo è terminato alto.
– Al 45′ secondo, il telecronista di Sky ha iniziato a ricordarci che la Juve, in caso di mancato successo del Napoli, avrebbe compiuto l’impresa di vincere il “quinto scudetto consecutivo”.
– La domanda è nata spontanea: quinto di quanti scudetti? “Prima o poi lo dirà” ho pensato.
– Di rilevante nella prima frazione: la manata di Higuain sul volto di Manolas. Il greco mi ha ricordato il miglior Tagliavento quando ha chiesto il cambio dicendo: non vedo niente.
– Battuto inoltre un record: doppia ammonizione per Kulì e Ghoulam nel giro di 3 secondi. Mi ha ricordato i tempi in cui furono ammoniti Bonucci e Chiellini nel giro di 3 campionati.
– A proposito di record, in studio hanno mostrato statistiche, numeri, minuti di imbattibilità e l’immancabile “quinto scudetto consecutivo” per la Juve, ma nessuno ci ha fatto capire quanti ne hanno complessivamente. Ho chiesto a tutta la mia banda ma, visto che è un numero tabù, di cui non si sente mai parlare, nessuno ha dato una risposta precisa. “Prima o poi lo diranno” ho pensato.
– Con alcuni accorgimenti tattici e un calo vistoso della Roma, il secondo tempo ci ha visti costantemente nella metà campo giallorossa.
– Hamsik tra le linee ha creato parecchi grattacapi alla retroguardia capitolina. Peccato che lo slovacco per festeggiare le sue 400 partite in azzurro abbia deciso di spegnere 400 passaggi sbagliati.
– L’occasione giusta è stata però di El Sharaawi che dopo un felice controllo si è involato in area e solo un intervento salvatutti di Albiol ha sventato il pericolo. Il telecronista! se non si fosse capito, ci ha ricordato che in caso di rete, la Juve avrebbe potuto festeggiare “il quinto scudetto consecutivo”. Lasciando sempre in sospeso la nostra curiosità. “Prima o poi lo dirà, forse” abbiamo pensato.
– Negli ultimi 20 minuti il Napoli ha provato a vincere la partita: un diagonale di Higuain da posizione defilata avrebbe meritato più fortuna. Prima le mani e poi i piedi di Shemzy hanno risolto la situazione.
– Dall’angolo, Jorginho ha chiamato il solito schema. In genere sono due: le mani in alto rappresentano un cross basso, lento e prevedibile. Il 3 con le dita: un cross direttamente tra le mani del portiere. Nel nostro caso, complice forse il vento, ha stravolto gli usuali schemi e ha rischiato di buttarla direttamente in porta.
– Sul corner successivo, ha tentato uno scambio corto che si è immancabilmente trasformato in un contropiede avversario. Inevitabile il fallo dello stesso su Salah. La giusta ammonizione conseguente non è stata comminata per la punizione provocata ma per il modo in cui batte i calci d’angolo.
– Da un lancio in area di Insigne, subentrato a Mertens, Scemzy ha anticipato Higuain. La palla è carambolata in piena area e Hamsik avrebbe potuto castigare la Roma e rinviare la tiritera di Compagnoni. Rudiger lo ha anticipato di un soffio salvandosi in corner. Dall’angolo, Jorginho ha alzato le mani…
– La Roma ormai non dava più l’impressione di cercare il risultato ed anche l’ingresso di Totti non sembrava aver dato la solita scossa delle ultime partite.
– Anche il Napoli, per evitare rischi inutili, ha imbracciato la solita calcolatrice. In quel preciso momento il pensiero di cui sopra ha annebbiato la mia e le menti dei componenti della mia banda…”..zz”.
– Quando ho visto Lopez andare a triplicare un ormai chiuso Salah in area per lasciare libera la cresta gialla di Nainggolan-Zazz al limite, mi è venuta in mente quella deviazione assassina che non dimenticheremo tanto facilmente.
– Unico tiro nello specchio e gol imparabile del belga, il telecronista, come se non l’avesse ancora detto, ha ribadito che la Juve in quel momento ha conquistato il suo “quinto scudetto consecutivo”, non aggiungendo altro.
– Il Napoli patisce ancora l’avversario forte che si chiude. Non riesce a concretizzare e con mezzo tiro viene punito. Era capitato con la Juve, col Milan, con l’Inter e ieri con la Roma. Insomma, una partita già intravista.
– Come dicevamo la settimana scorsa, nulla è compromesso, ma fa davvero rabbia veder dilapidare in un mese una infinità di punti.
– Intanto ho immaginato il finale di questa stagione. Ma non lo dico.
– Intanto ho spedito una lettera a Roberto Giacobbo di Voyager per risolvere l’arcano sugli scudetti bianconeri. O, per lo meno, che ci spiegasse i motivi per questa omertà.
– Per agevolarci e spazzare i dubbi, è intervenuto Moggi che ha dichiarato: questa Juve è come la mia. E se lo dice lui…
– Poi agevolarci e spazzare i dubbi, è stato l’imparziale Tuttosport (una sorta di Der Stürmer sportivo) che stamattina ne ha fatti apparire 34. Quindi, conti alla mano, riprendendo la calcolatrice, sottraendo, dividendo e aggiungendo quelli di Moggi sarebbero 36. Giusto?
– Infine, un pensiero estero. Non ho mai amato Ranieri, ma l’incredibile storia di cui si sta rendendo protagonista è davvero appassionante e fa venir voglia di tifare a prescindere dalle simpatie. Con il pareggio del Tottenham di ieri, ora il Leicester è a due punti dalla leggenda e dal suo primo scudetto consecutivo. Complimenti. Forza Napoli Sempre La 10 non si tocca.