La conferenza stampa di Maurizio Sarri alla vigilia di Udinese-Napoli. Calcio d’inizio domani, domenica 3 aprile, alle ore 12.30.
Pepe Reina in dubbio per Udine.
Verrà con noi, poi deciderà lui se giocare in base alle sue sensazioni. Per noi è un calciatore importante, dentro e fuori dal campo. Voglio anche ricordare che però, in caso di assenza, abbiamo un calciatore che l’anno scorso ha vinto la Serie B, Gabriel, e poi un ragazzo che ha vinto una Libertadores, Rafael. Pepe ci mancherà se non dovesse giocare, è un portiere di grande esperienza. Nel caso, Gabriel e Rafael sarebbero pronto.
Allegri dice non ci resta che vincere. Cosa si aspetta da questo rush finale?
Mi aspetto qualcosa solo dalla partita di domani, andare oltre è inutile. Affrontiamo una partita complicata, come sempre dopo la sosta per le nazionali. Mi risulta difficile, leggendo la formazione dell’Udinese, comprendere come questa squadra possa rischiare la retrocessione. L’Udinese sembra rigenerata dal cambio di allenatore. Domani è la sesta partita consecutiva che giochiamo dopo la Juventus e loro vincono sempre, quindi abbiamo questo macigno sulla testa che finora non ha minato il rendimento della mia squadra.
Come stanno i nazionali che sono rientrati?
Non sappiamo nulla, non ci sono certezze su come stanno. A livello umorale, posso dire che stiano bene. Non ho potuto fare allenamenti intensi per capire la condizione fisica, ma non hanno potuto farli neanche gli altri.
Il Napoli gioca sempre dopo la Juventus.
Siamo alla sesta gara giocata così, siamo quasi affezionati a questa situazione.
Le cinque partite su otto in casa della Juve.
In casa o fuori, per loro cambia poco. Di solito, le più grandi cazzate si fanno giocando in casa. Si parla di una squadra che in 20 partite ha fatto 58 punti. Quindi, non c’è differenza.
Callejon invidiato dagli altri allenatori.
Per noi è fondamentale, sa giocare in fase offensiva, senza palla, ma anche in fase difensiva. È il nostro equilibratore, se qualcuno l’ha giudicato solo per i gol fatti si è sbagliato. José è una grande componente per il nostro gioco.
Il nemico del Napoli fino a fine campionato. Magari anche le chiacchiere sul futuro di Sarri e dei calciatori?
No, il nostro nemico sono due squadre che alla vigilia del campionato erano date venti punti avanti al Napoli. Non credo che abbiamo problemi di punto di vista mentale, negli ultimi tempi siamo stati sotto pressione ma abbiamo sempre reagito nella maniera giusta. Le parole sul mio futuro incidono zero, così come quelle sul futuro dei ragazzi.
Higuain che rappresenta il Napoli in giro per il mondo.
Non posso prendere un ragazzo che ha fatto 22mila chilometri e due partite e spremerlo in allenamento. Le sensazioni sulla sua tenuta umorale sono positive, e quando Gonzalo sta bene di testa riesce a fare benissimo.
Insigne vero talento del calcio italiano.
Non c’è dubbio, ma io guardo pochissimo quanto fanno i miei giocatori in nazionale.