La locuzione ‘Squadra da record’ – e al termine ‘squadra’ potremmo sostituire il nome di un club qualunque nel suo anno buono – è un po’ abusata praticamente per tutte le stagioni. Per il Napoli di Sarri, però, è una roba calzante. Lo dicono i numeri, lo leggi nelle cifre: il rendimento del Napoli in questo 2015/2016 ha già stracciato diversi primati, e promette di non fermarsi qui.
Iniziamo dal più semplice, quello riferito ai punti in classifica. Sono 73 in 34 partite. Già questo è un record, perché nella stagione del maggior numero di punti (2012/2013, Mazzarri in panca), gli azzurri raggiunsero quota 78 a fine campionato. E, allo stesso punto del torneo, erano fermi a 69 punti. Anche nel primo anno con Benitez, la quota finale fu identica, 78 punti. Alla 34esima, il Napoli era fermo a 68. Sarri, quindi, ha 4 partite a disposizione per mettere insieme 6 punti e battere questo primato, che fa ovviamente riferimento ai campionati a 3 punti e a 20 squadre. Parlando di vittorie assolute, a Sarri ne manca una sola per pareggiare il record di 23 conquistato da Mazzarri e Benitez in due stagioni di fila, 2012/2013 e 2013/2014.
Un altro importante dato riguarda il rendimento interno. Il Napoli è la miglior squadra del campionato per numero di punti conquistati tra le mura amiche (45 punti su 51 a disposizione, 14 vittorie e 3 pareggi), e ha praticamente raggiunto la miglior prestazione storica in riferimento ai campionati da 3 punti per vittoria e a 20 squadre. Anche questo primato appartiene al Napoli di Mazzarri edizione 2012/2013, che chiuse con 46 punti realizzati in casa su 19 partite. Quel Napoli, però, fu sconfitto una volta al San Paolo, mentre Sarri è ancora imbattuto a Fuorigrotta. Volessimo andare più indietro, troveremmo un Napoli insuperabile da questo punto di vista: Bigon, nella stagione del secondo scudetto, sfiorò l’ein plein con 16 vittorie e 1 pareggio nei 17 match casalinghi. 33 punti conquistati su 34, si giocava ancora con la vittoria a due punti. Anche solo facendo valere tre punti quelle vittorie, Bigon supererebbe Sarri: 49 punti su 51 disponibili, con anche due partite giocate in meno.
Altro primato quasi conquistato, facendo gli scongiuri, è quello dei gol segnati. Il record appartiene al Napoli di Benitez, che chiuse le stagioni 2013/2014 e 2014/2015 con 104 gol segnati, rispettivamente, in 53 e 59 partite. La squadra di Sarri ne ha già realizzati 98, ma in 44 partite. Dovesse segnarne sette nelle ultime quattro di campionato, batterebbe il record pur potendo contare su un numero più esiguo di partite. In questo momento, la squadra di Sarri batte ovviamente il primato di media gol detenuto dal primo Napoli di Benitez: rapporto di 2,22, oggi, contro 1,96 dell’annata 2013/2014. Per quanto riguarda il solo campionato, la quota da raggiungere è 77, stabilita sempre dal primo Napoli di Benitez. Sarri, in questo momento, è a 72, a un gol in meno anche dal totale del Napoli di Mazzarri edizione 2012/2013. Quello con Cavani capocannoniere a 29 reti. A proposito, altro primato da aggiornare: Higuain è il nuovo recordman di gol segnati in campionato, già 30. L’uruguagio detiene ancora quello riferito alla stagione su tutte le competizioni: 38 tra campionato, Europa League e Coppa Italia 2012/2013.
Record difensivi. Il Napoli ha la seconda miglior difesa del campionato, e in questo momento Sarri batte tutti i precedenti campionati a 20 squadre. Il record appartiene a Mazzarri edizione 2012/2013: allora, il Napoli subì 36 reti nelle 38 giornate di campionato. Sarri, Reina e la loro linea a quattro, quindi, devono cercare di non subire 7 gol in 4 partite per portarsi a casa anche questo primato. Scendendo ancor più nel dettaglio, ecco i dati difensivi in casa e in trasferta: per battere il record casalingo (15 reti al passivo, Benitez 2013/2014), a Sarri – fermo a 11 gol incassati – servirà non subire 4 gol nelle due sfide casalinghe rimaste contro Atalanta e Frosinone. Il miglior rendimento difensivo in trasferta appartiene a Mazzarri, campionato 2012/2013: 18 gol subiti nel 2012/2013, esattamente la stessa cifra incassata finora da Sarri e i suoi. Ai quali, quindi, servirebbe rimanere imbattuti a Roma e Torino per pareggiare l’ennesimo record.
In questa messe di primati battuti o quasi, c’è ovviamente qualcosa che invece dovrà rimanere appannaggio altrui. Stiamo parlando del record dei punti in trasferta, che appartiene e apparterrà ancora al primo Napoli di Benitez. 35 punti in trasferta, con 10 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. Sarri è fermo a 28 punti, anche a causa dell’incredibile calo avuto nell’ultimo periodo (una sola vittoria nelle ultime 5 gare esterne in campionato, con 3 sconfitte). Resterà dello spagnolo anche il record positivo di sconfitte in trasferta, appena 4. Sarri ne ha già collezionate 5, e non potrà superare i 34 punti anche in caso di una doppia vittoria nei due stadi Olimpico, quello di Roma e quello di Torino. Al di là del record non battuto, è proprio qui che il Napoli ha (quasi) perso lo scudetto. L’altro record non ancora battuto è proprio quello del tricolore, che resterà a Torino se la Juventus riuscirà a conquistare 7 punti nelle prossime 5 partite. Su quello, nel caso, ci si riproverà l’anno prossimo.