Maurizio Sarri nella conferenza stampa di presentazione di Napoli-Frosinone, ultimo impegno stagionale degli azzurri. Calcio d’inizio domani sera, Stadio San Paolo, alle ore 20.45.
L’emozione di Sarri per un traguardo storico, anche personale.
Nessuna emozione da parte mia. Ci sono concentrazione e preoccupazione, perché il clima intorno alla squadra non è quello giusto. Dobbiamo fare una partita di grande mentalità, domani ci sarà un grande aiuto da parte del San Paolo. Io ho la sensazione che la squadra stia approcciando bene la partita, però non viviamo sotto una campana di vetro. Quindi, potrebbe essere che i ragazzi si facciano influenzare da quello che succede intorno. Non si vince mai senza soffrire , tantomeno domani che per tutti è una formalità. A me mi ha dato emozione vincere la C2, la Serie B. Non sono emozioni paragonabili, perché parliamo di situazioni intime non legate all’importanza dell’evento.
Sarri ha mai creduto allo scudetto?
Credo di essere stato l’unico, a un certo punto, a dire che la Juventus avrebbe vinto lo scudetto. Poi l’hanno fatto, perché hanno vinto 26 partite su 27. Quindi, hanno fatto una corsa a sé. Se noi vogliamo competere con loro, dobbiamo sperare che sbaglino la stagione. Ma questo, quando si parla di Juventus, è molto difficile.
Sarri allena già una grande squadra?
Abbiamo fatto il record di punti del Napoli, ci manca l’ultimo passaggio per trasformare questa ottima stagione in una annata straordinaria. Ci siamo dimostrati una squadra importante con record accessori che fanno piacere. Rimpianti? No, io nella testa ho solo la partita di domani, che ci deve dare un traguardo improtantissimo, fondamentale. Di fronte, abbiamo avuto una squadra che ha vinto 26 match su 27. Non ci possono essere rimpianti. Poi, certamente avremo sbagliato qualche decisione. Vogliamo migliorare, se nello sport non hai voglia di migliorare sei morto.
Il secondo posto rispetto alle premesse di agosto.
Mi sembrava un traguardo difficilissimo, ma l’impatto con questo gruppo è stato comunque positivo. C’era la sensazione di poter fare poche cose.
I meriti di Sarri per la crescita tecnica e caratteriale di alcuni calciatori e Sarri punto fermo di questo progetto.
Tutti traguardi accessori che domani devono diventare un obiettivo. Mi sento uno che ha dato una mano a cercare di risolvere i problemi di questa squadra. Alla fine in campo ci vanno i calciatori, quindi la grandissima parte del merito è loro. I miei ragazzi hanno avuto una grande disponibilità rispetto ai cambiamenti che avevo chiesto. L’hanno fatto, si sono messi a disposizione del contesto. E questo si è trasformato in un qualcosa di positivo.
I meriti di Sarri con Higuain.
I meriti sono della madre. A me dice che sono uguale a suo padre, perché lo critico sempre. La mia sensazione è che abbia ancora dei margini di miglioramento, che ha esplorato tantissimo quest’anno fino ad arrivare ai miglioramenti che avete visto. Però può dare ancora di più.
L’orgoglio di Sarri per il rapporto recuperato col San Paolo.
Io sono orgoglioso della sensazione che questa squadra ha dato ai suoi tifosi, alla voglia messa in campo contro ogni avversario. Ma sono tutti dati accessori: domani il pubblico deve darci una mano per raggiungere qualcosa di tangibile.
Quanto è importante aver avuto quasi sempre il primato del gioco.
Avere una forte identità tattica ci ha sicuramente aiutato, permettendo ai calciatori di trovare sicurezze rispetto al modo di giocare. Ci ha permesso anche di ripartire dopo alcune sconfitte. Avendo fatto quasi sempre la partita ci ha dato delle basi solide per sviluppare la fiducia in noi stessi. Se una squadra è più forte, se ti imponi o ti adatti, ci perdi nove volte su dieci. Altrimenti, non esisterebbero le grandi e le piccole squadre. Nella Juventus, la forza è sotto tutti i punti di vista: caratteriale, mentalità, tattica, tecnica. Comunque la giri, è comunque facile perderci.
Sarri tifoso del Napoli che aspetta la Champions.
Mi sto toccando sotto, domani abbiamo una partita difficile. Ti potrei fare duemila riferimenti nel corso degli anni, ma mi limito alle ultime due settimane: l’Atletico che perde a Levante, l’Ajax che pareggia col De Graafschap.
Il gioco dell’Atletico Madrid (in riferimento alla dichiarazione della scorsa settimana).
Io non sono la persona più adatta a giocare quel tipo di calcio. Però nel calcio si può vincere in qualsiasi modo, e l’Atletico sta facendo cose straordinarie. Ho una grande stima di Simeone, e giocarci contro sarebbe davvero complicato.