José Mourinho è il nuovo allenatore del Manchester United, ma intanto si porta dietro le reminescenze anche giudiziarie della sua ultima, negativa stagione al Chelsea. Il medico Eva Carneiro è in causa con il club londinese per licenziamento privo di giusta causa e per discriminazioni sessuali. Il procedimento si riferisce alle presunte offese rivolte dal manager all’ex componente dello staff medico dei Blues.
Secondo quanto affermato nell’udienza di oggi, Mourinho si sarebbe rivolto nei confronti della Carneiro chiamandola “figlia di puttana”, ma senza connotazione sessista. Una dichiarazione del tecnico portoghese ribadisce come questa sia «una frase che uso spesso, tutti i giocatori lo sanno. Non vi è alcun riferimento sessuale, è come dire “vaffanculo”. Nel mondo del calcio vengono utilizzate un sacco di parolacce». Secondo l’avvocato della Carneiro, però, c’è una differenza sottile ma fondamentale: il tecnico avrebbe utilizzato il termine “filha” de puta, e non “filho”. In questo modo, sarebbe avvenuta discriminazione.
Le udienze sono fissate fino al 24 giugno, ma c’è la possibilità che le parti firmino un accordo extragiudiziale. Anche se alcune indiscrezioni provenienti dall’Inghilterra dicono che la Carneiro abbia già rifiutato 1,2 milioni pur di portare il caso in aula. Gli insulti di Mourinho fanno riferimento alla prima giornata dell’ultima Premier League, quando un intervento da bordocampo di Eva e del massaggiatore Jon Fearn (infortunio di Hazard) aveva lasciato il Chelsea in nove. Dopo quel match, alla Carneiro non fu più concesso di andare in panchina e in seguito fu licenziata. Anche a Fearn fu vietato di seguire in campo la squadra, salvo poi essere reintegrato a marzo.