
E’ un fiorire di polemiche sui social, nei bar, nelle case, la domenica a tavola!! La polemica è la Nazionale, per alcuni l’Italjuve. Tanti, tantissimi napoletani sono innervati di un notevole senso di antitalianità, non so fino a che punto, confondendo la politica con il calcio.
“I primati dei borboni…Il conte di Cavour”. Cavour?? A occhio saranno passati 160 anni e ancora parliamo di Cavour? Non dico che in un dibattito su ciò che è oggi Napoli, il mezzogiorno no perché da San Giorgio a Cremano “so tutt’ juventin’!!!”, non prescinda da Cavour, ma rievocare come occasione persa per il sud una storia ormai non sepolta, ma molto impolverata, ce ne passa. Una cucchiaiata di questo minestrone ideologico va sicuramente ascritta alla esplicita ed ammiccante comunicazione del neo rieletto sindaco Masanistris, protettore unico dei nuovi attacchi alla dignità ed all’orgoglio dei napoletani proveniente dai poteri forti, la Cia, il Mossad e il Mukhabarat. Insomma a Napoli, lo Stato italiano non gode di grande stima.
Un po’ meritata, un po’ cavalcata da chi, per darsi un futuro ed un altro lustro di lavoro, magari non dice sempre come stanno effettivamente le cose. Il popolo si ciba di “sentito dire” e social e la disinformazione è bella che nutrita. A dire il vero quelli della generazione degli anni ’70 sono cresciuti con un senso di patria differente dai ragazzi e dagli adulti di oggi. I racconti dei nonni, persi per il ciclo naturale del tempo, erano pregni di sacrificio bellico e di amore patrio, anche lo studio scolastico era zeppo di eroica retorica per la prima grande guerra, e per le lotte partigiane della seconda. E poi, con un presidente che esulta a Madrid come potevi non amare la Nazionale? L’amichevole dell’Italia il sabato alle 14.30 era una partita in Rai tutta intera. Un evento imperdibile quando Sky e Premium erano solo una nebulosa nella testa di tanti, e quando il campionato si fermava per un’amichevole, e per il Napolicchio dei tempi il campionato fermo era una domenica “salva ragù”.
Siamo talmente cambiati che oggi tanti schifati “dall’Italjuve del pregiudicato Conte” (i commenti social più equlibrati) decidono di tifare Spagna, Germania (Germaniaaaaaa????), Argentina e per i più trendy Islanda. Io ho il doppio orgoglio di essere napoletano ed italiano. La mia Nazionale è l’Italia. E ben venga per un mese il tifo per Buffon, Chiellini, Bonucci e Barzagli. Speriamo stia attento Lorenzo quando vede questi giocatori allenarsi. Le fortune del Napoli passeranno anche dall’acquisizione di una “mentalidad ganadora” che non abbiamo mai avuto e che è volata via tanto tempo fa e non tornerà mai più. Per noi e per l’Argentina.