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È ‘la noche de Higuain’: contro il Cile per rompere la maledizione (e festeggiare il primo libro Napolista)

È ‘la noche de Higuain’: contro il Cile per rompere la maledizione (e festeggiare il primo libro Napolista)

Un anno fa, di questi tempi, il mondo di Gonzalo Higuain era tutto nero. L’errore dal dischetto contro la Lazio, le polemiche, le accuse. Lui ci mise del suo, andando a far rivivere questo scenario con indosso la maglia dell’Argentina: i gol sbagliati in finale, un altro penalty decisivo fallito (nella lotteria finale dell’ultimo atto contro il Cile) e la sensazione di una carriera in regresso più che in progresso.

Oggi, un anno dopo, è cambiato tutto. La splendida stagione con il Napoli ha riscritto la narrazione del Pipita, tornato a essere un fuoriclasse riconosciuto e di riconosciuto valore mondiale. Stasera, a New York, l’ultima occasione per celebrare la stagione del record in Serie A, quel primato di 36 gol che ha cancellato Nordahl 66 anni dopo. E per rompere la maledizione argentina con il successo, che manca a livello senior dalla Copa America 1993: la Seleccion, nel frattempo, ha infatti perso la finale Mondiale del 2014 e quella Sudamericana nel 2004, 2007 e 2015. 

Lo stesso Higuain ha qualcosa da farsi perdonare, un sortilegio da rompere: la finale persa lo scorso anno a Santiago, a pochi giorni dall’altro scontro decisivo, Napoli-Lazio, perso malamente. Ma anche una carriera piena di occasioni perdute, in prima persona o comunque a causa di sconfitte di squadra. Tre semifinali Champions consecutive col Real Madrid, la finale di Copa del Rey 2013, la semifinale di Europa League col Napoli 2015. Anche perché, al di là di una Liga vinta a Madrid (2012), non è che il palmarés di Higuain sia così florido: altri due campionati spagnoli vinti praticamente da adolescente (2007 e 2008), una Copa del Rey (2011), 2 Supercoppe spagnole e i successi con il Napoli di Benitez, la Coppa Italia 2014 e relativa Supercoppa.

Manca una grande affermazione internazionale, Gonzalo lo sa. Lo sanno e lo scrivono anche i giornali italiani: la Gazzetta, ad esempio, che riconosce come «Higuain, dal punto di vista tattico e da quello psicologico, sembra aver finalmente trovato una dimensione da big anche in Albiceleste. Un valore aggiunto enorme, chissà se basterà». Di certo, El Pipa ci proverà. Per sé stesso, per l’Argentina e anche per scolorire tutte le maledizioni che sembrano pendere su di lui e sulla Seleccion. Poi, da luglio, toccherà pensare a quelle che invece puntano su Napoli, desiderosa di un grande successo calcistico. Ci sarà tempo, prima c’è da tornare a Buenos Aires col Sudamericano.

E pure per “festeggiare” insieme al Napolista l’uscita del primo libro scritto dagli autori del nostro sito, curato da Francesca Leva. Una raccolta di scritti sul record delle 36 reti, ma anche sul rapporto con Napoli, sul calciatore in senso stretto, sulla sua narrazione. Un lavoro che ci inorgoglisce e che uscirà il 4 a Napoli, il 7 nel resto d’Italia. La prima presentazione il primo luglio nello splendido scenario della Basilica di Santa Maria della Sanità. Speriamo di poter festeggiare Gonzalo con una Copa America in più. Perché se lo merita, davvero.

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