Già a marzo scorso dedicammo un articolo ai calciatori del Napoli in prestito. Era ovviamente un bilancio provvisorio, per quanto indicativo (a tre mesi dalla fine della stagione), di quali fossero i risultati dei trasferimenti temporanei dei tesserati azzurri. E già allora, soprattutto in raffronto alle altre grandi squadre della Serie A, ci ritrovammo costretti a giudicare in maniera negativa questa particolare situazione.
A fine stagione, il bilancio è definitivo. E resta comunque negativo, soprattutto rispetto alle aspettative iniziali e dal punto di vista meramente numerico. I calciatori del Napoli fuori in prestito durante questa stagione sono stati 27. Due di questi, Duvan Zapata e Eddy Ghanoré, resteranno lontani da Castel Volturno per un’altra stagione. Almeno, così recita il contratto. Infatti, soprattutto per il colombiano, nn è scontata la prosecuzione regolare dell’accordo trovato con l’Udinese, e già più volte si è parlato di un’interruzione anticipata del prestito. Il loro rendimento in questa stagione è fatalmente legato agli infortuni: l’attaccante di colore ha saltato buona parte dell’annata a causa di un incidente muscolare, ma ha comunque una media gol altissima: 8 reti in 1509 minuti, per un totale di una rete ogni 189 minuti. Per il calciatore ex Carrarese, arrivato durante il mercato di gennaio e subito girato agli emiliani, l’incidente stradale pochi giorni dopo il trasferimento e l’addio al sogno di esordire in Serie A.
Gli altri calciatori in prestito nella massima serie fin dalla scorsa estate: Sepe, Radosevic, Maiello, Bruno Uvini e Novothny. Zero presenze e un litigio clamoroso (via Instagram) per il portiere durante la sua esperienza in viola, con ritorno alla base rimandato fino al 30 giugno solo perché non si poteva far prima. Il croato, prima al Rijeka poi nell’Eibar, ha messo insieme appena 12 presenze da titolare. Per il regista ex Crotone, stessa solfa a Empoli nonostante promesse comunque positive: 466 minuti per 12 presenze, di cui appena 4 iniziate da titolare. Più soddisfacenti, invece, le esperienze del difensore brasiliano e del 22enne attaccante ungherese: un posto da titolare fisso (33 presenze) e pure 2 gol nel Twente per Uvini, mentre Nowothny ha disputato una buona stagione a casa sua, nelle fila del Diósgyör (27 presenze, 8 gol). A questi quattro, in gennaio, si sono aggiunti Zuniga al Bologna e De Guzman al Carpi. Due prestiti in chiaroscuro, con 14 presenze in tutto (5 per De Guzman e 9 per Zuniga) e un solo gol realizzato, su rigore, dall’olandese. Per entrambi, le prospettive raccontano di un inglorioso rientro temporaneo al Napoli in attesa di altra sistemazione al mercato. Chiudiamo con un prestito sempre in un campionato di prima divisione, ma un po’ più particolare, perché in Argentina: quello di Mariano Andujar, che con la maglia dell’Estudiantes è andato in campo per un totale di 12 partite. Anche per lui, l’accordo di prestito scade il 30 giugno.
I prestiti minori: in Serie B, il Napoli aveva da monitorare le prestazioni di Insigne, Dezi, Tutino e Dumitru. Ottima stagione per i primi due, che si giocano la palma di miglior prestito dell’anno. Per il fratello d’arte, 13 assist e 5 gol in 33 presenze totali (24 da titolare) con la maglia dell’Avellino. Un rendimento niente male, soprattutto in relazione al fatto che per lui si trattava del primo campionato da protagonista nella serie cadetta. Non la stessa situazione di Dezi, già in campo a questi livelli con la maglia del Crotone. Il 24enne nativo di Adri, provincia di Teramo, è però diventato uno dei punti di forza del Bari di Camplone, giungendo fino ai playoff con l’ottimo score di 5 gol in 19 match totali, di cui 13 da titolare. Per Dumitru, legato al Napoli ormai da 5 stagioni, ruolo da protagonista (37 partite totali) e rendimento accettabile (7 gol) con la maglia del Latina, mentre la stagione del giovane Tutino è vissuta soprattutto nella Primavera del Bari, con soli 14 minuti giocati in prima squadra alla quartultima di campionato contro il Perugia.
Ultimo capitolo: i prestiti oltre il campionato di Serie B. In Lega Pro, poche soddisfazioni per i calciatori del Napoli. Da segnalare, giusto il campionato da protagonista giocato da Celiento a Siena (28 presenze) e del ventenne centrocampista Romano con la maglia del Santarcangelo (20 presenze). E poi, la festa promozione della Spal a cui il portiere Contini ha contribuito marginalmente, con appena 8 presenze totali in campionato.
Insomma, nulla di eccezionale se non qualche exploit isolato di calciatori che si sapeva essere fondamentalmente dotati. Pochi e poca roba, comunque, in rapporto al numero totale. Concludiamo questo pezzo con il titolo di quello di marzo, e non per mancanza di fantasia. Ma perché è la verità: la modestia del Napoli in prestito conferma i problemi dello scouting. E la situazione, tre mesi dopo, è una conferma di come il club partenopeo sia ancora molto lontano, dalle sue concorrenti, nella gestione di questa particolare situazione.