De Laurentiis non dice che Higuain sarà il 25 a Dimaro, ricorda di aver rifiutato un’offerta dell’Atletico Madrid (60 più 2-3 calciatori)

Terzo giorno consecutivo di dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis che tiene la scena anche se cambia mezzo e quindi – per dirla alla McLuhan – dovrebbe anche cambiare il messaggio. In realtà non c’è nulla di nuovo, come del resto era ampiamente prevedibile. Stavolta De Laurentiis non ha nemmeno citato il 25 luglio come giorno in cui è atteso a Dimaro Gonzalo Higuain e non ha ricordato la massima “pagare moneta, vedere cammello”. Ha battuto il tasto dell’eventuale tradimento del centravanti argentino che in pochi mesi passerebbe dal cantare “Un giorno all’improvviso” sotto la curva a indossare la maglia della Juventus. Curvista lo ha definito il presidente del Napoli che non ha risparmiato una stoccata al fratello Nicolas. Quando il presidente comincia a battere sul tasto dell’amore per Napoli, vuol dire che è malacqua. Anche se ci sarebbe da intendersi sulla citazione di Nicola Pugliese: “è davvero malacqua vendere Higuain in cambio di 94,7 milioni, sia pure alla nemica di sempre?”. Il dibattito è aperto.
De Laurentiis è stato sincero quando ha definito gli obiettivi di mercato e tra questi ha incluso un possibile sostituto di Higuain. Poi ha aggiunto un terzino, lanciando una stoccata a Sarri sul mancato turnover, e uno o due centrocampisti. Uno se di livello, altrimenti due.
Per il resto, De Laurentii ha detto tante cose. Ha giocato a tutto campo. Da Tavecchio e la Federazione – attaccati per la posizione contro la moviola e il loro potere vuoto e obsoleto – alla Nazionale, a Mazzarri e la solita stoccata su Verratti, ha elogiato Giaccherini, è stato elusivo su Koulibaly così come su Gabbiadini. Ha parlato di diritti d’immagine, del sistema d’informazione, del caro abbonamenti con una frase che ha infiammato gli animi dei tifosi.
Il clou resta Higuain. Ha mantenuto il riserbo sull’eventuale scadenza della clausola, ha rilasciato una dichiarazione sibillina: “Siamo arrivati secondi anche senza Higuain”. Un De Laurentiis che fin quando ha potuto è riuscito a controllarsi. In fin dei conti, nulla è cambiato. Come ha detto l’altro giorno lo stesso De Laurentiis, «il mercato è appena cominciato».