Mattinata di tifo a Dimaro, cori per tutti i calciatori e per De Laurentiis. L’errore di non presentare la squadra.
Controrivoluzione in Trentino. Un tifoso attacca i giornalisti: «Non scrivete cazzate, De Laurentiis è il miglior presidente della storia del Napoli, scrivete sempre contro il club», conclude con un inno a De Laurentiis e applausi scroscianti della tribuna a Dimaro. È Raffaele Argiento del Club Napoli Pisa. A lui presto si affiancano i soci del club Napoli Cusano Mutri che hanno fondato il Don Aurelio’s country fan. Sono Giovanni Valente, Mario Orsino, Marco Marengotto (di Biella, tifoso del Napoli da sempre, ci tiene a far sapere che non ha genitori napoletani), Federico Accardo (di Badia Polesine, provincia di Rovigo), Emilio Iermieri, Achille Aiello, Vito Orsino, Crescenzo Testa, Antonio Valente, Giovanna Orsino.
Una mattinata scandita da cori per tanti giocatori del Napoli: da Gabbiadini a Callejon a Koulibaly (“Siam venuti fin qui, siam venuti fin qui, per vedere a Koulibaly”) a Tonelli (“spezzagli, spezzagli, spezzagli la gamba, o Tonelli spezzagli la gmaba”) a Sarri a Hamsik. Finalmente il ritorno di Oj vita mia al posto della blasfema canzone dei Righeira che comunque viene scandita, oltre all’intramontabile “Chi non salta, juventino è”. Un segnale che fa comprendere che il Napoli ha sbagliato a rinviare la presentazione ufficiale della squadra. Purtroppo il Calcio Napoli legge troppi giornali e non si fida dei suoi tifosi. È grave per una società non conoscere i propri tifosi.
