Questa sera in piazza Madonna della pace a Dimaro il Napolista organizza il “processo a Higuain”. In diretta su Tv Luna e Road Tv
Gonzalo Higuain è ormai un calciatore della Juventus. Un futuro già previsto nel libro del Napolista “Higuain – Dica 36” edito da Colonnese in cui Elena Amoruso ha profetizzato l’addio di Gonzalo nell’estate del 2016 e Massimiliano Gallo gli ha scritto che lo ha sempre considerato juventino. La presentazione del libro – questa sera a Dimaro in piazza Madonna della pace alle 21 – sarà trasmessa in diretta televisiva da Tv Luna (canale 14 del digitale terrestre) e da Road Tv (canale 611 del digitale terrestre e 5611 di Sky). Sarà l’occasione per allestire un virtuale “processo a Higuain” con Guido Ruotolo nei panni del giudice, Claudio Botti per un volta pubblico ministero, Vittorio Zambardino avvocato difensore, Massimiliano Gallo sentito come testimone.
I capi di imputazione nei confronti del Pipita saranno i seguenti:
1 ) Alto tradimento per avere reiteratamente illuso e ingannato una città intera senza ricambiarne l’amore e la fiducia ricevuta.
2 ) Truffa continuata perché, con più azioni di un medesimo disegno criminoso, attraverso artifici e raggiri consistiti nel cantare dopo ogni partita insieme al pubblico inni e cori come “un giorno all’improvviso mi innamorai di te ed oggi come allora difendo la città” prometteva impegno e fedeltà , mentre aveva da tempo deciso di andare a giocare altrove.
3 ) False comunicazioni sociali, in concorso con i vertici della Società Sportiva Calcio Napoli, per avere realizzato atti contrari al perseguimento dello scopo sociale: vittoria dello scudetto e consolidamento di una posizione di vertice in Italia ed in Europa.
4 ) Abuso della credulità popolare per avere lasciato intendere di essere capace e desideroso di diventare l’erede di Diego Armando Maradona nel cuore dei tifosi e nella storia della squadra e della città.
5 ) Danneggiamento o deturpamento delle bellezze naturali per essersi con imperizia ed imprudenza tuffato da un motoscafo nelle acque dell’isola di Capri ed avere provocato gravi danni al fondale scoglioso.
Reati aggravati dall’avere scelto di proseguire la sua carriera nella Juventus , squadra da sempre ostile e rivale del Napoli con una tifoseria razzista e intollerante, per giunta recentemente coinvolta da indagini della Procura Torinese per collegamenti con le proiezioni piemontesi della ndrangheta calabrese.