Reazioni dall’Argentina: il Pipita sul podio dei calciatori più costosi della storia, la rabbia di Pampa Sosa e dei tifosi azzurri.
I titoli sono grandi e sparati, più o meno come da noi, a mostrare stupore e sconcerto. E si ha la percezione, chiara e netta, di come si sia scritta una pagina importante non solo per il calcio italiano, per la Juventus o per il Napoli, ma anche per l’Argentina del fútbol. I giornali commentano oggi con trasporto e partecipazione il passaggio di Gonzalo Higuaín alla Juventus, probabilmente anche in virtù di quel legame speciale e quasi spirituale che lega Napoli alla nazione albiceleste.
Claudio Mauri, dalle pagine de La Nación, riporta il record (il secondo conquistato dal Pipita in questo anno solare) del trasferimento più oneroso di tutti i tempi per aggiudicarsi le prestazioni di un calciatore argentino. La trattativa ha superato quella che due anni fa portava al Manchester United Ángel Di Maria (75 milioni) e ha consacrato Higuaín sul podio dei giocatori ad aver spostato più soldi nella loro carriera insieme al “Fideo” (appunto) e a Zlatan Ibrahimovic. La prospettiva dall’altro lato del mondo lascia però spazio ad un giudizio totalmente inedito dalle nostre parti: «Molti tifosi argentini sono rimasti perplessi quando ieri si sono accorti che Gonzalo Higuaín è diventato il calciatore più caro tra i connazionali, quello che ha generato la cifra più alta per un trasferimento. Questi appassionati non trovano riscontro tra gli esorbitanti 94 milioni di euro che pagherà la Juventus e l’inefficacia del Pipita nelle ultime tre finali giocate dall’argentino, nelle quali ha fallito tre occasioni solo contro il portiere avversario e un rigore (contro il Cile nella Copa América del 2015)». Ma la distanza e le prospettive sono quanto mai fondamentali per capire che l’Higuaín comprato dalla Juventus è quello del record dei 36 gol in Serie A e non il giocatore “in debito” con l’Albiceleste.
Sulle stesse pagine de La Nación si passa poi alla delusione e allo sconcerto con le parole di Roberto “El Pampa” Sosa, che esprime la sua duplice verità. Da una parte, per l’ex attaccante partenopeo «il Pipita ha ragione in quanto il club non ha tenuto fede alle promesse fatte sulle strutture e sulla rosa per puntare ai grandi obiettivi. Perciò non ha rinnovato il contratto in scadenza nel 2018», ma dall’altra descrive in termini amorosi il tradimento e la fine della storia di Higuaín con il Napoli. «I napoletani ora sono distrutti, non se lo aspettavano», soprattutto da chi sotto la curva cantava e dichiarava amore a quella gente e ora la tradisce con il peggior nemico. Secondo il Pampa la Serie A «no va a tener sentido esta temporada» a causa della campagna acquisti stellare della Juventus.
La rabbia meno razionale appare invece nella photo gallery de El Clarín, nella quale, insieme allo striscione apparso ieri a Dimaro, appaiono le magliette dell’ex numero 9 azzurro stracciate, bruciate o buttate nel gabinetto. Un rammarico al quale partecipa via Facebook anche Diego Armando Maradona, secondo il quale «non si può neanche dare la colpa solo al giocatore. Perché il giocatore ha le sue responsabilità, ma i più felici sono sempre quelli che fanno gli affari. Nessuno pensa ai tifosi». La stessa delusione campeggia in diversi articoli sul sito web dello sportivo Olé, che tra le altre cose da il via al conto alla rovescia fino al 2 aprile 2017, quando, nel match di ritorno tra Juventus e Napoli al San Paolo, Higuaín tornerà Napoli. La vendetta, certo, ma anche il futuro, che forse parlerà ancora argentino. La scelta del Napoli domina la home di Olé, da oggi combattuta in un ballottaggio tra Maurito Icardi e Carlitos Tevez.