Dieci ipotesi (più una) di futuro sul prossimo numero nove del Napoli. Come può andare a finire l’estate di Higuain.
Dieci ipotesi (più una) di futuro sul prossimo numero nove del Napoli. Come può andare a finire l’estate di Higuain.
Capitolo 1: Giroud. Pur di non lasciar andare Higuain alla Juventus, De Laurentiis accetta l’offerta dell’Arsenal, 60 milioni più il centravanti Giroud. Terrorizzati dal rendimento dei francesi passati in precedenza da Napoli – tra cui spiccano Prunier e Pedros – i tifosi napoletani esigono il cambio di cittadinanza dal nazionale di Deschamps. Viene ribattezzato Cirù e scritturato per la terza stagione di Gomorra. La Juve gli fa un’offerta per farlo giocare accanto a Higuain, Mascherano, Cavani, Berardi, Draxler, Iturbe, Aguero, Pastore, Gotze, Van Persie, Sanchez e Gundogan.
Capitolo 2: Zaza. La Juve scopre di non avere cash i soldi per pagare la clausola di Higuain. Agnelli inserisce Zaza fra le contropartite. De Laurentiis accetta e deve andare in esilio nelle terre del Sinai, dove gli appare il dio dell’Antico testamento che canta “Un giorno all’improvviso”. Gli artigiani di San Gregorio Armeno preparano la statuina di Zaza mentre prende la rincorsa per battere il rigore contro la Germania.
Capitolo 3: Icardi. Parte dei soldi incassati dalla clausola di Higuain vengono reinvestiti nell’acquisto di Icardi. L’affare fa precipitare i rapporti con Maradona, grande accusatore dell’interista nei giorni dell’affaire Maxi Gomez. Diego lancia il suo anatema sulla società di De Laurentiis per aver portato in maglia azzurra un calciatore sgradito. I tifosi stanno dalla sua parte e contestano Icardi. Wanda Nara tuitta: “Città di merda”. La Juve gli fa un’offerta per farlo giocare accanto a Higuain, Mascherano, Cavani, Berardi, Draxler, Iturbe, Aguero, Pastore, Gotze, Van Persie, Sanchez e Gundogan. E Giroud.
Capitolo 4: Morata. Il Napoli riallaccia attraverso Garcia Quilon i rapporti con il Real Madrid, così buoni nell’estate del 2013, e offre 50 milioni per Morata. La Juve chiama Alvaro e fa pressioni affinché rifiuti il trasferimento al Napoli. Morata lo racconta alla stampa e scoppia uno scandalo senza precedenti, poi ritratta, poi lo conferma, poi ritratta, poi lo conferma, poi ritratta, poi lo conferma. Per accettare chiede il ritorno di Benitez a Napoli. De Laurentiis esonera Sarri. La Juve, stizzita, ci riprova per farlo giocare accanto a Higuain, Mascherano, Cavani, Berardi, Draxler, Iturbe, Aguero, Pastore, Gotze, Van Persie, Sanchez e Gundogan. E Giroud. E Icardi.
Capitolo 5: Falcao. Alla disperata ricerca di un nome di caratura internazionale, il Napoli allaccia un contatto con Falcao. Un intermediario ricorda a De Laurentiis che il calciatore ormai ha una certa età ed è reduce da un serio infortunio. Il Napoli insiste: lo vogliamo. Così a fine agosto sbarca a Capodichino l’ex romanista Paulo Roberto Falcao, chiarendo l’equivoco in cui era cascato Giuntoli: aveva sbagliato numero sull’agenda. Falcao puntualizza: vengo con entusiasmo, ma non sono un vero nove.
Capitolo 6: Gomez. Torna d’attualità una vecchia fiamma, quel Mario Gomez che il Napoli aveva inseguito nell’estate del 2013 prima di essere bruciato dalla Fiorentina nell’acquisto e prima di dover “ripiegare” su Higuain. La signora Gomez, fotomodella, così contraria all’epoca al trasferimento, viene convinta grazie all’aiuto di Dolce&Gabbana, che le offrono un posto in passerella al loro prossimo evento napoletano. La Juve si inserisce e gli offre un posto da titolare accanto a Higuain, Mascherano, Cavani, Berardi, Draxler, Iturbe, Aguero, Pastore, Gotze, Van Persie, Sanchez e Gundogan. E Giroud. E Icardi. E Morata.
Capitolo 7: Tevez. Il Napoli restituisce lo sgarbo alla Juventus e vola in Sudamerica per convincere Tevez a vestire la maglia azzurra, offrendogli una barca di milioni, la maglia numero 10 di Maradona, una curva dello stadio San Paolo a lui intestata, un posto in prima fila alla processione di San Gennaro. Nelle pizzerie più famose della città nasce la pizza Carlitos: pomodoro, mozzarella, funghi, prosciutto, salame, peperoni, melanzane, zucca, salsiccia, patatine, wurstel, banana, limone e mate. Tevez la assaggia e va in coma.
Capitolo 8: Cavani. Mossa geniale di De Laurentiis che con i soldi della clausola di Cavani aveva comprato Higuain. Ora con i soldi della clausola di Higuain va a comprarsi Cavani. Ma il centravanti uruguayano ribadisce di non essere disposto a tornare a Napoli se il presidente è ancora Aurelio. Per il bene del Napoli e dei napoletani, De Laurentiis annuncia di cedere la società, che viene rilevata da un cinese con un negozio alla Duchesca. Cavani viene accolto in modo trionfale. Lavezzi dalla Cina fa sapere di voler tornare. Grosso imbarazzo quando chiedono di tornare Aronica e Paolo Cannavaro. Imbarazzo pure in casa Juve: ma non lo avevamo già preso quattro o cinque volte noi?
Capitolo 9: Slimani. Pur senza sapere bene di chi si tratti, il Napoli contatta il centravanti dello Sporting Lisbona perché così scrivono i giornali. Il primo giorno ha l’accordo con la società ma non quello con il calciatore. Il secondo ha l’accordo con il calciatore ma la società alza le pretese. Il terzo giorno rilancia l’offerta alla società ma sorge il problema dei diritti d’immagine con il giocatore. Il quarto giorno è risolto il nodo dei diritti d’immagine e mancano solo le firme. Il quinto giorno la moglie del calciatore esprime i suoi dubbi sul trasferimento perché si sono inserite Milan, Inter e Juventus: quest’ultima gli offre un posto da titolare accanto a Higuain, Mascherano, Cavani, Berardi, Draxler, Iturbe, Aguero, Pastore, Gotze, Van Persie, Sanchez e Gundogan. Il sesto giorno la moglie viene invitata a Capri, si convince, ma Sarri fa sapere che Slimani non è il calciatore ideale nel suo modulo. Il settimo giorno si riparte tutto daccapo e si va avanti così per tre settimane.
Capitolo 10: Gabbiadini. La Juve scrive il delitto perfetto. Ha i soldi per pagare la clausola, ma li versa solo pochi giorni prima che si chiuda il mercato. Il Napoli non può comprare nessun attaccante. Il titolare è Gabbiadini che segnerà 37 gol facendo vincere al Napoli il terzo scudetto della storia.
Capitolo 11: Higuain. Il 25 luglio il calciatore si presenta in ritiro a Dimaro e casca dalle nuvole, ignaro di tutto. Era in vacanza in un posto dove non prende il cellulare. Rifiuta l’offerta della Juve e dichiara che suo fratello Nicolas è stato frainteso. In Trentino cominciano sei giorni di festa a base di zeppole e panzarotti. Con Higuain al centro dell’attacco, ma incapace di avvicinarsi ai 36 gol dell’anno scorso, fermo anzi a quota 13, il Napoli conquista un onorevolissimo quinto posto.