“il laibirinto dell’anima”: il film sulla Napoli esoterica che Claudio Gargano sta girando con la studiosa Laura Miriello. Intervista con il regista
“Il linguaggio segreto di Napoli”: è il titolo del libro della studiosa Laura Miriello che spalanca le porte su una Napoli esoterica e misteriosa. Questo viaggio attraverso i simboli che la città nasconde e i suoi possibili significati è stato ripreso dal noir esoterico “Il labirinto dell’anima” che Claudio Gargano sta finendo di girare in questo periodo.
«In realtà all’inizio doveva essere solo un book trailer, così l’avevamo immaginato Laura ed io, invece ci è sfuggito di mano. A Laura è venuto in mente di inserire un protagonista (Marco Cavalli) e da lì è venuta fuori tutta la storia».
Avete scritto un copione per girare?
«Un copione di massima c’era, ma aggiungiamo scene in continuazione, è davvero un work in progress del quale non conosciamo esattamente la fine. Stiamo terminando di girare ed ogni volta aggiungiamo un piccolo tassello. Ci siamo molto divertiti, perché quando giri scene con atmosfere particolarmente misteriose succede sempre un imprevisto, anche se spesso abbiamo girato in una Napoli praticamente deserta»
Come lo definiresti?
«In realtà è un ibrido, c’è una parte narrativa e poi quella del “noir esoterico”, che è la definizione che mi piace di più. C’è molta filosofia, il concetto del simbolo come attivatore di frequenze che portano alla consapevolezza dell’anima. Il personaggio di Marco si ritroverà a confrontarsi con la sua anima. È un viaggio interiore che ripercorre le fasi dell’alchimia ermetica. Detto così può sembrare difficile, invece è coinvolgente. Prende spunto tra l’altro da un libro saggistico, la vicenda avrà i ritmi di un vero e proprio mistery/noir che avvince lo spettatore in una trama ricca di suspense e colpi di scena, legati certamente alla particolare natura del tema trattato e all’atmosfera di paranoia che avvolgerà man mano il protagonista. Nelle scene che stiamo girando si sono aggiunti momenti paradossali e grotteschi».
Come pensi di distribuirlo?
«Pensiamo di essere pronti per ottobre, non è un prodotto per le sale, ma vorremmo presentarlo in alcuni eventi, anche se resta sicuramente legato al libro. Lo vedo come uno spunto per invogliare a girare un vero e proprio film, oppure come un episodio pilota per una serie tv. È un argomento interessante e una realtà poco conosciuta e rappresentata di Napoli».
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