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Sporca, cattiva e perdente. Davvero ci è piaciuta questa Italia?

Sporca, cattiva e perdente. Davvero ci è piaciuta questa Italia?

Dopo l’eliminazione ai rigori contro la Germania mi sveglio, improvvisamente, in un’Italia Contizzata. Gli elogi all’ex allenatore della Juventus si sprecano, a leggere resoconti e commenti sembra quasi che abbia compiuto un’impresa epica. Ma Conte, uscito ai quarti di finale degli Europei, allenava l’Italia o l’Islanda? Da quando in qua arrivare ai quarti del trofeo continentale è diventato motivo di vanto per una squadra che ha nello stemma quattro stelle che corrispondono a quattro campionati del mondo vinti? Io non ci trovo molto di cui essere fieri nella prestazione generale degli azzurri. Un’ottima partita contro la Spagna mi pare la vetta raggiunta in questi europei, alla quale hanno fatto da contraltare due brutte partite contro Svezia e Irlanda. Il Belgio, che partiva con i favori dei pronostici, in realtà si è dimostrato ben poca cosa, ridicolizzato agli ottavi dal Galles, che certo non è uno squadrone. La partita contro la Germania è stata giocata puntando al pareggio, con una gestione dei cambi a dir poco discutibile (la prima sostituzione è avvenuta all’ottantaseiesimo, ma perché?) e decisa da una scelta dei rigoristi rivelatasi fallimentare (Zaza è entrato al 121° solo per regalarci la perla che sta facendo divertire la rete da due giorni).

Ma oltre al gioco brutto e a certe scene in panchina degne del peggior Benny Hill, Conte ci ha regalato ben due primati nelle statistiche del torneo.

L’Italia, infatti, torna a casa come la squadra che ha fatto più falli in 5 partite (ben 81, segue il Portogallo con 71) e con più ammoniti. Sono 18 i cartellini gialli rimediati dagli azzurri in 5 gare. Al secondo posto, ben distanziata, segue l’Islanda con 12. Germania e Francia, per dire, ne hanno rimediati meno della metà degli azzurri: solo 7.

È questa l’Italia che vogliamo? Una squadra brutta, sporca, fallosa e, per di più, perdente? Possibile che il Paese di commissari tecnici per antonomasia non abbia avuto nulla da ridire su certe convocazioni al limite dell’incredibile (Motta e Sturaro) e su certe scelte dei titolari (Immobile, Insigne o El Shaarawi avrebbero giocato peggio di Eder?) a dir poco discutibili? Non so cosa sia accaduto al Paese e ai media. O forse lo so. Ci facciamo incantare dalle sceneggiate in panchina. Intendiamoci, Conte non è il primo allenatore che dà spettacolo. Certe scene da invasato, il naso sanguinante dopo il gol col Belgio, non sono proprio una novità. Da Mazzone che dava l’impressione di rischiare l’infarto ad ogni partita, a Trapattoni che si agitava come un tarantolato (e che in Nazionale ci regalò il penoso spettacolo della bottiglietta di acqua santa), fino al re della sceneggiata: Mourinho che mimava le manette e litigava con pubblico, avversari e intera equipe arbitrale. A Napoli, ultimamente, le sceneggiate migliori ce le ha regalate Mazzarri, che si toglieva la giacca intorno al settantesimo minuto per dare la carica quando gli azzurri erano in svantaggio e che una volta si fece espellere in Champions League per aver spintonato un giocatore. Memorabile anche la sua mano sul cuore per far capire che si sentiva male.

Rispetto a questi atteggiamenti io rimango sempre perplesso. Mi piace guardare il calcio e preferisco sempre una squadra che gioca bene rispetto ad una brutta e fallosa guidata da un ossesso in giacca e cravatta che se si comportasse così sugli spalti con tutta probabilità sarebbe allontanato. Ovviamente so benissimo che contano i risultati, ma a questo giro usciamo ai quarti, quindi, come direbbe Mou, zero tituli.

Dunque? 

Dunque mi rimane una cattiva impressione dell’Italia di Conte. Sono contento che smetta di allenare gli azzurri e sono convinto che Ventura saprà farmi riappacificare con la nazionale. Le sue squadre hanno sempre giocato un bel calcio e mi aspetto cose belle. Sono curioso di vedere cosa farà Conte in Premier League. Se il suo Chelsea giocherà come la sua Italia, dopo 7 giornate starà a fare i conti con diffidati e squalificati.

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