Al via a Napoli l’iniziativa “Racconta il museo di Capodimonte”: ciascuno potrà descrivere il proprio rapporto con le opere d’arte
Parte questa sera il primo appuntamento con l’iniziativa “Racconta il Museo di Capodimonte” che, tramite chiamata via web, ha dato e darà la possibilità a chiunque ne abbia fatto richiesta di “raccontare” il suo rapporto con le opere del museo in occasione delle aperture straordinarie serali che si protrarranno fino al 29 settembre.
L’intento principale dell’evento è di coinvolgere i partecipanti in una duplice visione delle opere d’arte attraverso la narrazione e il movimento.
Ideato dalla Sezione Didattica del Museo di Capodimonte, vuole dare la parola a tutti coloro che vogliono condividere, con i propri amici o con il pubblico presente, studi e ricerche personali, osservazioni, memorie ed emozioni legate al Museo e alle sue opere, offrendo ulteriori spunti di riflessione e di arricchimento.
Il pubblico non sarà dunque solo uditore di parole e musiche, ma anche spettatore di gesti e di corpi in movimento che accompagneranno il racconto itinerante nelle sale museali al fine di dare differenti chiavi di lettura delle “forme d’arte” che saranno raccontate.
In questa prima performance, “Forme d’arte in movimento” saranno coinvolti un narratore e 5 ballerine.
L’ideazione nasce dalla collaborazione tra una storica dell’arte e guida turistica, Giuseppina Di Tuccio, e una direttrice artistica e coreografa: Maria Luisa Eligiano della compagnia di danza contemporanea “Corpi in Movimento”.
Le opere d’arte “coinvolte” al primo piano del Museo saranno i ritratti di Papa Paolo III Farnese e i nipoti di Tiziano, la Crocifissione di Masaccio, la Danae, ancora di Tiziano. Ma anche il Salone delle Feste e la Sala della Culla.
Si salirà poi al secondo piano per il San Ludovico di Simone Martini , la Flagellazione di Caravaggio e Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi.