Sul Fatto quotidiano il tradimento di Higuain

“Una scena ribaltata in soli due mesi. Dal 14 maggio, ultima di campionato, al 14 luglio. Dalla tentazione, un po’ sacrilega a d i r e i l  v e r o , d i  c a n t a r e  Higuain è meglio ‘e Pelé alla can- zone che ha marchiato il destino di un altro brasiliano, José Altafini: Core ’ngrato. Ieri mattina, a Napoli, i titoli dei quotidiani locali hanno regi- strato lo choc di un’intera città, provocato dalle indiscrezioni su quello che sarebbe l’Evento, con la maiuscola, del c a l c i o me r c a t o  i t a l i a n o : l ’ argentino Gonzalo Higuain alla Juve, che per i tifosi napoletani è l’avversario più odiato. Da eroe a traditore. Perché se Aurelio De Laurentiis dice e fa dire che vuole trattenere il Pipita a tutti costi, allora è chiaro che la società bianco- nera si fa forte in questa trattativa del sì del giocatore e della sua famiglia. Di fatto, un tradimento già consumato”. Così scrive Fabrizio d’Esposito in una paginata che il Fatto quotidiano dedica al triangolo Higuain-Napoli-Juventus.

D’Esposito ripercorre il tormentato rapporto tra i tifosi del Napoli e la Juventus da quel maledetto gol del 1975. «Una ferita – scrive il Fatto quotidiano – che il brasiliano si porta ancora appresso, oggi che ha quasi 80 anni: “Quella scritta mi ha rovinato la vita e mi perseguita ancora oggi. Non meritavo un trattamento del genere”. Sei anni fa, toccò allo stabiese Fabio Quagliarella la parte dell’ingrato, dal Napoli alla Juve durante la trasferta di Boras, in Svezia, per i preliminari di Europa League. Adesso è l’ora di Higuain?»