Le trattative di mercato del Napoli (secondo i media) del 7 agosto.
C’è una tendenza, nel giornalismo sportivo italiano: la creazione del caso. Figuriamoci, non è una roba cattiva. Semplicemente, diciamo, a volte si esagera con la definizioni un po’ tetre di quello che sta succedendo intorno al contratto di un calciatore o di una squadra, ad esempio. Prendiamo il caso-Insigne, che oggi (ma pure nei giorni scorsi) è finito al centro degli articoli della Gazzetta. Non mettiamo in dubbio la veridicità della notizia, ma la rosea ci pare un po’ catastrofista. Intanto, perché nessun’altro media racconta di questi problemi così rilevanti tra il club e il calciatore. E poi perché si scrive come se non ci fosse via d’uscita ad un caso che, in realtà, non dovrebbe avere grosse conseguenze.
Leggiamo: «Insigne aspetta un segnale, non solo per quanto concerne il rinnovo. Al momento della presentazione della squadra nella serata del primo agosto, il numero 24 è sfilato via veloce fino a passare quasi inosservato. In pratica, l’esatta fotografia dello stato d’animo di Insigne, che non si sente uno dei tanto ma viene considerato come tale. Il ruolo di vicecapocannoniere dello scorso anno avrebbe dovuto catapultarlo al centro dell’attenzione dopo la cessione di Higuain. Invece, lui che sogna un futuro da capitano e di diventare una bandiera del Napoli, non viene considerato una priorità neppure quando si tratta di discutere del suo futuro. Gli agenti sono saliti a Dimaro per un appuntamento che troppe volte era stato posticipato. Il faccia a faccia non ha prodotto effetti e non sono previsti ulteriori appuntamenti. Le parti sono lontane da un accordo, si rischia di rimanere per il terzo anno consecutivo senza prolungamento».
Un bel pezzo, non c’è che dire. Che parte da una congettura da verificare sulla serata di Napoli-Nizza (chi c’era ha scritto di un Insigne applaudito dal pubblico del San Paolo, quindi non passato inosservato), da un atteggiamento dello stesso Insigne che non ha riscontro reale nella realtà e sul rischio “clamoroso”, quasi come Mike Bongiorno col suo quiz storico (il “Rischiatutto”, appunto) di iniziare una stagione senza rinnovo per un contratto che scade nel 2019. Come dire: una situazione gravissima, su cui scrivere un articolo tra il rassegnato e il catastrofico. Oppure no?
Comunque, detto questo, iniziamo a sfogliare la solita margherita dei nomi. Che oggi, venghino siori venghino, ritrova un vecchio amico persosi nei meandri del calciomercato: Martin Caceres. L’ex juventino, sempre secondo Gazzetta, potrebbe diventare «l’alternativa last minute» a Maskimovic. Insieme a lui, sempre secondo la rosea, ecco l’accordo con Rog: sarà a Napoli in settimana, si attende solo la definizione dell’accordo con il Betis Siviglia per la cessione di David Lopez.
Corriere del Mezzogiorno: Sportiello è ancora vicinissimo al Napoli. Anzi, vuole a tutti i costi la maglia azzurra. Trapela questo dalle pagine del quotidiano napoletano, che scrive di un incontro tra Napoli e Atalanta per accordarsi sulla formula di cessione del portiere. Che, stando pure alle parole del suo tecnico Gasperini (che sfonda un altro muro: dopo l’attacco agli ultras dell’anno scorso, ecco che parla apertamente di una situazione di mercato), ha tutta l’intenzione di venire a Napoli per giocarsi il posto con Reina (quest’anno) e prenotarsi come portiere del futuro.
Altre notizie sparse: il sito Calcionapoli24 ha scritto di un Napoli fortemente interessato a Criscito, ed ecco subito pronta un’intervista conciliante dell’ex di Genoa e Juventus, oggi allo Zenit, a Sports.ru: «Sto benissimo allo Zenit, se dovessi andar via lo farei solo per tornare in Italia». Appunto. Situazione Kalinic, infine: il Corriere Fiorentino scrive del «feeling» tra Gabbiadini e la viola e di come questo potrebbe essere la chiave di volta per il passaggio del croato alla corte di Sarri, Atteso, nei prossimi giorni, uno «scossone decisivo».
Ma come, e Mauro Icardi? Niente da aggiungere, tutto in stand-by. Oppure no, perché c’è ancora la Gazzetta. Leggiamo: «C’è il gelo con il capitano. Ai fastidi della società per il comportamento di Wanda Nara, e al disamoramento della piazza, ora si aggiunge una certa indifferenza da parte dello spogliatoio. Non una situazione ideale, soprattutto se coinvolge l’uomo che rappresenta il club portando la fascia. E se a questo metti vicino che il Napoli sarebbe disposto a fare follie, ecco che nascono i primi dubbi in seno alla dirigenza interista». Le solite cifre (offerta tra i 60 e i 40 milioni Gabbiadini incluso), le stesse chiacchiere di mercato di sempre. E lo stesso catastrofismo del caso Insigne, forse. Da questo punto di vista, chapeau alla coerenza della Gazzetta. Bravissima, davvero, a “creare il caso”.