Nemmeno la Juventus ha ancora chiuso il mercato. Zaza non va più al Wolfsburg e il centrocampo langue.
L’abbiamo detto e ridetto, più volte. Se facciamo confronti non è perché ci sentiamo alla pari, ma per dimostrare che le dinamiche del calciomercato sono un po’ tutte uguali, dovunque. E allora, prendi la Juventus. Che ha bisogno di vendere per comprare, che ha necessità di un centrocampista (almeno uno, forse anche due) per il dopo-Pogba e che, per il momento, si appresta a Juventus-Fiorentina di sabato con il trio Lemina-Pjanic-Asamoah. Sicuramente di alto, altissimo livello. Ma vuoi mettere con Khedira-Marchisio-Pogba dell’anno scorso? No, appunto.
Eppure, ci sono i rifiuti e le trattative che vanno male o a rilento. Anche a Torino. Sky Sport, oggi, ha dato la notizia dello stop all’accordo tra il club bianconero e il Wolfsburg per il trasferimento in Germania di Simone Zaza uno di quei calciatori che in realtà sono un tesoretto per arrivare al centrocampista che manca. Witsel, Matic e Matuidi al momento sono in stand-by: il belga ha rimandato, il serbo non si vende e il francese costa almeno 35 milioni. Oggi, poi, c’è la storica amichevole Juve A-Juve B a Villar Perosa, feudo degli Agnelli. Ci sarà l’attaccante ex Sassuolo, ma ci sarà anche Pereyra. Promesso sposo del Watford, ok. Ma che però al momento è come David Lopez. Ancora in organico.
L’altra notizia bianconera riguarda Juan Cuadrado, nuovo (e nuovamente) obiettivo bianconero. La formula è quella del prestito secco, come l’anno scorso, senza obblighi o diritti di riscatto. Negli ambienti juventini, si sussurra che Allegri voglia provare a utilizzarlo come interno per sopperire a una mancanza che in questo momento esiste, ed è importante, nell’organico bianconero. Al netto di Hernanes, ovviamente, colpaccio dell’estate 2015 che non si riesce a piazzare altrove dopo un anno senza lasciare praticamente traccia. La Juventus ha bisogno di liquidità, e se non riuscirà a trovarla si affiderà a una soluzione low cost e da adattare tatticamente. E siamo al 17 agosto. Pure per loro.
Con questo, non vogliamo sminuire il lavoro bianconero. Anzi. È solo per far capire che tutti, ma proprio tutti, sono ancora in divenire col mercato. Non solo il Napoli, numericamente completo (due giocatori per ogni ruolo in questo momento), ma che ha sicuramente bisogno di elevare la qualità. Se volessimo fare gli esagerati, diremmo che persino Real Madrid e Barcellona sono ancora incompleti: i blancos hanno acquistato solo Morata, i catalani hanno bisogno di un uomo offensivo. Come vedete, ogni giudizio si piega alla soggettività: qui a Napoli siamo probabilmente ancora lontani dal salto di qualità immediato della rosa, non c’è dubbio che il mercato ci vede indeboliti in attacco, con Milik al posto di Higuain. Ma abbiamo una panchina più lunga e tre profili giovani, futuribili e potenzialmente fortissimi. Altrove hanno altri problemi, più vicini alla loro dimensione. Siamo sulla stessa barca, ed è il 17 di agosto per tutti. Niente catastrofismi, riflettiamo.