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Quattro gol possono invertire la rotta tra Gabbiadini e il Napoli?

La splendida serata di Napoli-Monaco può cambiare le strategie di mercato? Forse no, però Gabbiadini ha battuto un colpo.

Quattro gol possono invertire la rotta tra Gabbiadini e il Napoli?

Il Manolo Gabbiadini che non ti aspetti. Quattro gol, da centravanti vero. Uno anche su calcio di rigore. Era un’amichevole certo, ma quattro gol sono sempre quattro gol. Di sinistro, come sa fare lui. Il primo, il più bello, in diagonale. Imprendibile. Il secondo da centravanti, rasoterra, solo davanti al portiere, splendidamente lanciato da Hamsik. Il terzo su rigore. In quella porta sotto la curva B. Il quarto nell’area piccola, da predone dei sedici metri. Quattro gol e nemmeno un sorriso. Ma è meglio non ricamarci su, perché Manolo non sorride per principio. Non è una questione di mercato o di scelte.

Di certo, da stasera sarà più complesso sciogliere il nodo del centravanti. Quattro gol fanno da contraltare alla prestazione negativa contro il Nizza e a quella un po’ abulica contro la Virtus Entella, roba che a questo punto potrebbe essere riconducibile al classico “imballo” da preparazione. Però fanno rumore, forse proprio perché marcano e mostrano la differenza. In tempi di calciomercato, con un Napoli descritto come una squadra alla disperata ricerca di un centravanti. Come se non ne fosse arrivato uno dall’Olanda (anche se è polacco) che è già entrato in feeling con il pubblico, lo scarso pubblico.

Cambia poco, questo è sicuro. Se il Napoli aveva in mente di andare a prendere un centravanti (Icardi?) forse lo farà lo stesso. Però aumentano gli interrogativi, soprattutto quelli relativi a quella che poi diventerebbe una cessione inevitabile. Manolo non resterebbe a Napoli per un’altra stagione da comprimario, e avrebbe anche le sue ragioni. Al di là di questa sera, di questo quattro gol. Inoltre, l’eventuale acquisto di quello che deve per forza essere un grosso nome (à la Icardi, al massimo à la  Cavani), comporterebbe un sacrificio economico importante. Una roba che la piazza chiede a gran voce più per questioni di principio che fondamentalmente tecniche, ma che però servirebbe per rispondere al brutto contraccolpo mediatico dell’addio di Higuain e a sostituirlo con un centravanti più adatto, rispetto al Gabbiadini visto in alcune partite, al gioco dell’allenatore. Dubbi e perplessità cui devono rispondere il Napoli e Sarri.

La domanda è secca, semplice, diretta: il Napoli che ha perso Higuain può ripartire da Milik e Gabbiadini? Non è un’amichevole a poter fornire la risposta a questa domanda. Nemmeno quattro gol. Certo, stasera Manolo una bella soddisfazione se l’è tolta. Però la stagione non saranno tutte amichevoli col Monaco, c’è il campionato, c’è la Champions, c’è la Coppa Italia. Bisogna prendere una decisione non semplice. Di certo, stasera il Napoli – se mai ce ne fosse stato bisogno – ha capito che in panchina l’anno scorso non aveva un brocco. Ora vedremo se è un cavallo di razza, su cui puntare per tutta la stagione. Anzi, ora lo decideremo. Dopo Napoli-Monaco sarà ancora più difficile.

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