Domenica sera si parte. Il Pescara è frizzante con Verre, Caprari e i giovani ex Inter. C’è anche Campagnaro. E il gioco d’attacco di Oddo.
Domenica sera, che poi sarebbe fra tre giorni, si gioca. Parte il campionato di Serie A. C’è Pescara-Napoli, una partita complicata in casa di una squadra neopromossa. Serve (servirebbe) una vittoria per cancellare in un sol botto, in novanta minuti, un’estate esasperante per tutti: per chi ha guardato al mercato, per chi ha pensato solo a quello, per chi ha provato a sottolineare quanto il clima intorno al Napoli sia e fosse assolutamente folle, ingestibile, esagerato in ogni senso. Quindi, ben venga il campo e ben vengano questi tre punti da conquistare in uno stadio non molto amico della tifoseria azzurra (eufemismo) e contro una squadra ben allenata, tra l’altro, da un ex. Quel Massimo Oddo enfant prodige della panchina, quasi per caso. Di lui ne abbiamo parlato qui, appena qualche giorno fa.
Come gioca il suo Pescara? Che squadra è, che calciatori ha il suo Pescara? Inutile dirvi che, come tutti i 20 club della Serie A (e i 20 della Premier, i 20 della Liga e così via), il mercato degli abruzzesi non è ancora finito. Tre anni fa, ai tempi dell’ultima promozione, il post-Zeman fu gestito in maniera abbastanza confusa: cambio in panchina (entrò Stroppa, poi sostituito da Bergodi), le cessione di tutti i gioielli (forzata, ovviamente) e l’acquisto di 18 calciatori nella sola sessione estiva. Quest’anno, il presidente Sebastiani ha invertito un po’ la rotta: Oddo è stato confermato come tecnico, e il mercato ha portato una rivoluzione più contenuta, con 12 acquisti (più il prestito di Caprari dall’Inter) e l’addio del solo Lapadula, bomber stagionale ceduto al Milan per 9 milioni.
Il colpaccio dei biancoazzurri è stato l’acquisto di Valerio Verre, 22enne scuola Roma già in organico (in prestito) durante lo scorso torneo cadetto. Per chi ama le profondità di Youtube, Verre è una specie di celebrità involontaria: un video famoso sul tubo lo rende protagonista di un’invettiva molto colorita dei tifosi della Roma nei confronti di Luis Enrique, reo di averlo schierato nel match di Europa League contro lo Slavia Praga (estate 2011). Nel video c’è anche una citazione per Caprari, anche lui oggi al Pescara.
Ovviamente, molta acqua è passata sotto questi ponti: Verre è stato determinante nel campionato vinto (ai playoff) nella stagione appena terminata, ed è stato l’investimento più importante fatto dalla società per questa nuova avventura. Accanto a lui, almeno come costo (4 milioni di euro), il terzino sinistro scuola Inter Biraghi, un passato nell’Under 21 di Di Biagio e prestiti (non memorabili) a Chievo e Granada nelle ultime due stagioni. La sinergia con l’Inter è proseguita con altre due operazioni temporanee importanti, di valorizzazione: Manaj e Gnoukouri, campioncini in erba della Primavera nerazzurra e già in campo, qualche volta (soprattutto il secondo, mediano ivoriano) con la prima squadra.
Sbirciando le probabili formazioni in giro per la rete, spicca la presenza di Hugo Armando Campagnaro. Una nostra vecchia conoscenza, in Serie A con il Napoli dal 2009 al 2013 e una sicurezza difensiva per il 4-3-3 spregiudicato di Oddo che, secondo i rumors della vigilia, schiererà Verre nei tre di centrocampo e Caprari nel tridente offensivo con Manaj e Benali. Accanto all’argentino (che l’anno scorso, però, ha messo insieme appena 17 partite in tutta la stagione), al centro della retroguardia, probabile occasione per l’altro grande nome della campagna acquisti degli abruzzesi, quel Normbert Gyomber passato anche per la Roma e ceduto in prestito al club di Sebastiani dopo il riscatto da 1,50 milioni di euro che Sabatini è stato costretto a versare al Catania per rilevare, come da accordi, il suo cartellino. Piccola digressione: pensate solo per un attimo se il Napoli avesse fatto un’operazione del genere, con un difensore di una squadra di Lega Pro.
Detto questo, un ultimo occhio al Pescara e al suo modo di giocare. Da segnalare la probabile presenza in campo, nel ruolo di regista, di Bryan Cristante. Ex giovane regista dal futuro assicurato, è passato dal Milan al Benfica nell’estate del 2014, con vivo rammarico di tutti quegli osservatori che profetizzavano per lui una carriera di alto livello. L’esperienza portoghese è andata male, e anche il primo ritorno in prestito in Serie A (gennaio-giugno 2016, al Palermo) non è stato entusiasmante. Oddo proverà ad affidare al giovane magistero le chiavi del suo Pescara bello e frizzante, così come annunciato nelle conferenze stampa estive. Il modulo e le caratteristiche comunque offensive di buona parte degli interpreti che abbiamo finora presentato fanno intendere che questa squadra inizierà il campionato cercando di (di)mostrare a tutti di non aver paura. O almeno di non doverla avere per forza, di poter provare a giocare. Di solito, una situazione perfetta per una squadra come il Napoli di Sarri, letale nelle ripartenze e negli spazi aperti. Eppure, per tanti motivi (soprattutto psicologici), la partita non sarà facile. Ma lo diciamo noi, da qui, che viviamo l’esasperazione delle critiche e dei commenti. Finora, il Napoli del campo ha sempre sorriso a tutto questo e fatto sorridere chi l’ha guardato. Il miglior modo per (non) rispondere al bailamme delle critiche.
Calcio d’inizio domenica alle ore 20.45, si comincia per davvero. Meno male.