Il Napoli è l’Udinese dei grandi? Ci può stare. Se a Sarri non piace Gabbiadini, si scelga una punta ma senza follie.
Sono tra quelli che reputa un tradimento con tutti i crismi quello che perpetrato da Higuain ai danni del Napoli. Allo stesso tempo sono convinto che venderlo a 90 milioni, per il Napoli, sia quasi un atto dovuto. La clausola rescissoria, in fondo, si prevede per questo in un contratto, per fissare un prezzo al quale diventa “conveniente” cedere un giocatore sotto contratto di cui non vorresti privarti.
Era già successo con Cavani e Lavezzi, ora è successo con Higuain.
D’altra parte per una società media come il Napoli Higuain, come pure è stato detto, era un lusso, qualcosa che quasi non si poteva permettere.
Fin qui è tutto chiaro e lineare.
E’ quel che è accaduto dopo che, devo essere sincero, non mi torna.
Se la dimensione del Napoli è tale da non potersi permettere Higuain, perché cercare con tanta insistenza Icardi, arrivando ad offrire quasi il doppio di quello che venne pagato Higuain e paventandogli un ingaggio altissimo?
A queste cifre Icardi sarebbe stato un lusso, esattamente come lo era Higuain.
Il Napoli in questi anni ha avuto una strategia di mercato chiara e, direi, vincente: ha comprato (e valorizzato) giocatori di prospettiva, con ingaggi relativamente bassi, puntando a far crescere di anno in anno, con regolarità, il valore della rosa. L’acquisto di Milik si inserisce perfettamente in questo schema. Un ragazzo di cui si dice bene e si spera benissimo, pagato forse un po’ più di quello che ci si sarebbe potuto aspettare, ma con un ingaggio medio. Milik non rappresenta un lusso per il Napoli, è piuttosto un investimento, così come lo erano stati Cavani e Gabbiadini.
A queste cifre Icardi sarebbe stato un lusso, esattamente come lo era Higuain.
Il Napoli in questi anni ha avuto una strategia di mercato chiara e, direi, vincente: ha comprato (e valorizzato) giocatori di prospettiva, con ingaggi relativamente bassi, puntando a far crescere di anno in anno, con regolarità, il valore della rosa. L’acquisto di Milik si inserisce perfettamente in questo schema. Un ragazzo di cui si dice bene e si spera benissimo, pagato forse un po’ più di quello che ci si sarebbe potuto aspettare, ma con un ingaggio medio. Milik non rappresenta un lusso per il Napoli, è piuttosto un investimento, così come lo erano stati Cavani e Gabbiadini.
L’unica volta che la società non ha seguito questo schema è stato l’anno in cui è arrivato Benitez e insieme a lui Higuain, Callejon, Albiol e Reina. La spesa faraonica fu “ammortizzata” l’anno successivo con una campagna acquisti nulla o quasi ed è stata definitivamente rinnegata con l’addio di Benitez stesso, l’arrivo di Sarri ed il ridimensionamento di cui De Laurentiis ci parlò all’inizio della scorsa stagione.
Anche le altre trattative del Napoli in questo calciomercato rispondono alla stessa logica. Diawarà, Zielinski, Rog, Sportiello: tutti giocatori di belle speranze, con un po’ di esperienza, ma non campioni affermati. Ingaggi nella media della squadra. Investimenti, quindi.
Qualcuno ha definito il Napoli “l’Udinese dei grandi”. E’ una definizione che ci può stare (cit.). Una società che non ha altro capitale che il cartellino dei giocatori ed un fatturato medio non può ragionare diversamente. A ciò si aggiunga che questa strategia ha portato risultati enormi, ben superiori a quelli delle milanesi, per esempio, che hanno tutta un’altra dimensione.
Per tutto questo non avrei capito l’ingaggio di Icardi. Sarebbe stato uno snaturamento del Napoli e, allo stesso tempo, non avrebbe costituito nemmeno il tentativo di fare la squadra per vincere. Icardi non è Ibrahimovic, almeno per il momento, e gli altri acquisti (Tonelli e Giaccherini, lo stesso Milik) non sono tali da lasciar intendere la volontà della società di operare un salto di qualità.
Allo stato in rosa ci sono 6 attaccanti (Insigne, Mertens, Callejon, Gabbiadini, Milik e Giaccherini), non sappiamo se Sarri reputi il reparto completo oppure no. Forse non è convinto al 100% di Gabbiadini. Se il Napoli vuole continuare a fare il Napoli dovrebbe cercare di sostituirlo senza fare follie, prendendo una punta che sia più gradita a Sarri. Nel frattempo vanno chiuse al più presto le trattative di cui ho parlato prima. Il campionato è alle porte e gli schemi maniacali di Sarri richiedono un affiatamento, soprattutto in difesa, che non si può improvvisare.
Fabio Avallone ilnapolista © riproduzione riservata