Da noi difendere il Napoli è considerato un atto di sottomissione, guardate la prima di oggi della Gazzetta: un capolavoro.
In buona parte dell’ambiente Napoli la difesa del Napoli Calcio è considerato il male, un asservimento alla società guidata da Aurelio De Laurentiis. Il Napolista incarna queste critiche: non potendo concepire un pensiero diverso dal loro – che, fateci caso, è sempre oggettivo, razionale eccetera eccetera – i lucidi analisti definiscono il Napolista prezzolato. Da tempo, cerchiamo di far capire quanto sia importante l’unità dell’ambiente (ce lo ricordava sovente l’allenatore sovrappeso, ora da qualcuno riabilitato in nome del progetto!) e anche dei media che certo devono fare il loro lavoro – altrimenti i giornalisti si risentono, ma come, devo riporre il mio spirito critico per campanilismo? – ma ogni tanto anche ricordare i successi fin qui ottenuti dal Napoli. Successi non miserie.
A proposito di giornalisti e di media, e di quanto sia importante il messaggio, avete dato uno sguardo alla prima pagina della Gazzetta di oggi? È molto interessante. Educativa, diremmo. Le Olimpiadi relegate a spalla a una colonna e mezza, due colonne, ormai non è più chiaro. Il cuore della prima pagina è dedicato al calcio. Con l’apertura tutta per un’amichevole e la parte bassa invece destinata a un preliminare di Champions League. Esatto: sopra la Juventus, sotto la Roma.
Ma non è finita. Il titolo è: “FESTA JUVE – A Villar Perosa invasione di tifosi bianconeri”. Invasione, va da sé, festante, tradizionale (sarà senza dubbio vero, non ricordiamo le amichevoli bianconere a Villar Perosa). Con la foto di Higuain attorniato dai tifosi. Titolo: “Higuain si sblocca subito”. Non c’è nemmeno il punteggio dell’amichevole con la Primavera della Juventus: è finita 2-0, per la cronaca. Non troverete in prima neanche la botta presa da Pjanic.
Sotto, solo sotto la Roma 10 e Rode, col “rimpianto di non aver chiuso subito il match”.
Non c’è da aggiungere altro, e notate che tanta parte dell’universo bianconero odia la Juventus per la posizione su Moggiopoli che venne abilmente trasformato in Calciopoli nel 2006.