Registriamo il ravvedimento, ringraziamo e rifiutiamo. Il titolo platonico di Ferragosto lo lasciamo volentieri agli altri.
Di rientrare così, così di gran carriera, non ce l’aspettavamo. E invece, riecco il Napoli sulla Gazzetta. Due giorni dopo il momento di amnesia di Carlo Laudisa, che nella sua pagella del mercato (delle grandi squadre) “dimentica” il Napoli che giocherà la Champions, ecco il tentativo di riconciliazione della rosea, che apre la sua versione online assegnando al Napoli lo scudetto d’estate. Una bella marcia indietro, un ravvedimento in piena regola. Che è merito di un Napoli bellissimo, almeno in questo precampionato. Scriviamo anche “non al mercato, solo in campo”, cosicché i nostri tifosi insoddisfatti si riconoscano in un malcontento strisciante che, detto tra noi, non è che ci appartenga molto.
Detto questo, comunque: Gazzetta innamorata del Napoli (un giorno all’improvviso, verrebbe da dire) e dei suoi risultati e del suo gioco spumeggiante in questa estate olimpica. Leggiamo: «La telenovela è durata così tanto e ha avuto così clamore che a un certo punto tutti hanno perso di vista ciò che succedeva in campo: Higuain alla fine se n’è andato senza rimettere mai più piede a Napoli e quello visto un paio di volte con la maglia della Juve è solo la brutta copia (appesantita) del capocannoniere della scorsa stagione con il record di 36 gol. Il punto è che nelle sei partite disputate in un’estate di veleni, casi scottanti e passione assopita, la squadra di Sarri di gol ne ha segnati 31 in 6 partite. E se i 19 ad Anaune, Trento e persino Entella non sconvolgono più di tanto, i 12 complessivi realizzati contro Nizza, Monaco ed Hertha Berlino (non Bayern, Real Madrid e Barcellona, ma neppure avversari così deboli) qualcosa lo dicono: prima di tutto, che gli azzurri vincono il platonico scudetto d’estate, certificato da sei vittorie e una solo rete subita, in secondo luogo che forse potrebbero pure non pagare in modo evidente l’addio del Pipita, con Gabbiadini e Milik pronti ad alternarsi, magari aspettando un altro colpo». Questo il pezzettino che parla del Napoli, e noi condividiamo tutto. Soprattutto la prima frase, che andrebbe stampata e appesa nella camera di tutti i tifosi. Non c’è bisogno di arrivare fino al passo che racconta del nuovo Higuain, basta fermarsi a “CAMPO”. Andrebbe già bene.
Detto questo, ringraziamo la Gazzetta ma rifiutiamo il titolo platonico d’estate. Non siamo così presuntuosi da poter dire “no, grazie, noi vinciamo quello di maggio” anche perché con questi chiari di luna (?) è difficile che accada. È solo che vogliamo lasciarlo all’Inter. Loro sono talmente abituati allo scudetto di Ferragosto che pare brutto toglierglielo così, senza preavvisi ulteriori. Noi vogliamo giocare. In campo. Poi, vediamo come andrà.