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La prima giornata di Serie A (e non solo) – I voti del Napolista

Le pagelle al primo week-end di campionato, ma anche ad altri fatti e avvenimenti legati allo sport.

La prima giornata di Serie A (e non solo) – I voti del Napolista

Dopo una entusiasmante (sic) sessione di calciomercato, che tra l’altro non è ancora finita, riprende la Serie A.

E’ ancora agosto, fa caldo, l’Italia è ancora un po’ con la testa e il telecomando a Rio de Janeiro, ma la prima giornata è andata e ha portato qualche indicazione seria per il campionato che ci aspetta.

Partiamo dal Napoli a due facce che ha pareggiato a Pescara. Una buona squadra messa in campo da Oddo (7 per la sua prima in serie A) non è un alibi sufficiente per spiegare la pessima prestazione del primo tempo. Nella ripresa gli ingressi di Mertens (8 per la doppietta e la grinta), Milik (7 per l’approccio) e Zielinsky (7 pure a lui) consentono agli azzurri di rimontare il doppio svantaggio e di avere pure qualcosa da recriminare per un rigore che c’era, è stato dato e poi rinnegato. Sarri (4 per la formazione iniziale, 6,5 per i cambi tempestivi) ha molto lavoro da fare, soprattutto per riuscire ad ampliare la rosa di quelli che in campo possono garantire un rendimento all’altezza delle aspettative. E’ parso evidente a tutti che Valdifiori (4,5) proprio non ce la fa, la sua lentezza ha rallentato il giro palla portandolo al limite dello stucchevole e, soprattutto, ha costretto Allan e Hamsik agli straordinari. Jorignho non potrà giocare tutte le partite, bisognerà inventarsi qualcosa.

Sabato erano scese in campo la Roma (un primo tempo mediocre ed un secondo tempo ottimo) contro la “favola” Udinese e la Juventus contro la Fiorentina. I bianconeri nel primo tempo sembravano di un altro pianeta, con i viola che a stento riuscivano a vedere la palla. Nel secondo tempo sono calati vistosamente, hanno subito il pari prima di trovare la vittoria grazie al fedifrago appena entrato. Se il buongiorno si vede dal mattino la Roma potrebbe provare a mettere in discussione, almeno fino a marzo, il sesto scudetto consecutivo della Juve di Allegri (voto 7).

Perde malamente l’Inter contro il Chievo (7,5, per me l’unica vera favola del calcio italiano), anche se il risultato è un po’ bugiardo. La Lazio ne fa 4 all’Atalanta ma Marchetti (voto 2) ne prende tre e quasi vanifica il lavoro dei compagni. re gol li fa Bacca (8), che secondo molti non era buono per il Napoli, e porta il Milan alla vittoria con la complicità di Donnarumma (8,5) che a tempo scaduto para un rigore. Vince anche il Bologna con un solo gol di Destro ma una montagna di occasioni sprecate e un paio di legni clamorosi. A completare il quadro la vittoria del Sassuolo (7 per il risultato di ieri, 9 per il 3-0 alla Stella Rossa nei preliminari di Europa League) a Palermo e quella della Sampdoria ad Empoli grazie ad un gol strepitoso di Muriel.

Il voto più basso della giornata (1) va all’arbitro di Pescara-Napoli Giacomelli che si fa condizionare dal recidivo Rocchi nelle vesti di arbitro di porta. Prima concede un rigore per un calcione di Zuparic a Zielinski e poi si fa convincere a tornare sui suoi passi, assegnando una punizione al Pescara per una carica al portiere che, sinceramente, ha visto solo lui.

Con questo capolavoro Giacomelli riesce a fare peggio di Di Bello e dei suoi assistenti che il giorno prima, all’Olimpico, hanno sbagliato parecchio e sempre a favore della Roma (almeno due situazioni di fuorigioco, di cui una sul gol dell’1-0, e almeno uno dei due rigori). Abbiamo negli occhi le immagini della finale olimpica di pallavolo (7 all’Italia che ha provato per l’ennesima volta a prendere l’oro), in cui con l’aiuto delle telecamere, in pochi secondi, gli arbitri hanno potuto correggere alcuni errori. Non servono altre dimostrazioni per far capire che esiste le possibilità di utilizzare la tecnologia per migliorare gli arbitraggi. Non volerla utilizzare è una scelta legittima ma che ci lascia sempre più sconcertati.

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