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Mertens maglia sudata di Napoli-Milan, Hysaj quella asciutta

Un Napoli reattivo con due black-out. Bene Milik, attaccante dal nome che ricorda Capitan Harlock, e Callejon. Una nota a Insigne

Mertens maglia sudata di Napoli-Milan, Hysaj quella asciutta
Napoli-MIlan - Il palo colpito da Mertens da cui nasce il gol di Milik. Foto Cuomo, sito ufficiale del Napoli

Prima partita in casa, stadio semivuoto un po’ per il calciomercato non digerito, un po’ per l’incomprensibile scelta di mettere le curve a 40 euro. Di fronte c’è il Milan di Montella, Bacca e Lapadula. Il Napoli è sceso in campo con Mertens e Milik titolari, per il resto la formazione era quella del secondo posto dell’anno scorso.

Al 4-2 finale si arriva con sprazzi di classe, pressing e bel gioco, alternati a due veri e propri black out, all’avvio di ciascun tempo. Se il predominio del Milan nel primo quarto d’ora porta solo qualche spavento, i primi 15 minuti della ripresa sono letali e i rossoneri agguantano un pareggio tanto insperato quanto ingiusto. La doppietta di Milik, infatti, aveva suggellato una netta superiorità del Napoli, ispirato da un Mertens davvero irresistibile. Tocca a Callejon, prima ribattendo in rete una respinta di Donnarumma sull’ennesimo tentativo di Mertens e poi infilando, allo scadere, una palla che Romagnoli ha prima trascinato verso la sua porta e poi respinto con le mani.
Complessivamente sono più i segnali positivi che quelli negativi. Dopo il pareggio del Milan abbiamo rivisto lo spettro della partita con la Sampdoria l’anno scorso, ma così non è stato. Nelle prime due giornate il Napoli ha dovuto rimontare una partita che sembrava persa e riagguantare una vittoria che gli stava sfuggendo di mano, sotto il profilo mentale e caratteriale è un buon segnale che in entrambi i casi ce l’abbia fatta, ma certo 4 gol presi in due partite non sono accettabili.
Veniamo alla prima maglia sudata del 2016/17.
Al terzo posto: Josè Maria Callejon
Quarta stagione dello spagnolo al Napoli, sempre lo stesso impegno. Stavolta è arrivata anche una doppietta come ciliegina sulla torta di una gran bella partita. La presenza di un colpitore di testa vero a centro area gli ha consentito di confezionare un assist direttamente da calcio d’angolo. In mezzo ai gol e agli assist tanta corsa, pressing e copertura, come oramai siamo abituati a vedere. Speriamo che Giaccherini torni presto disponibile, perché ogni tanto questo ragazzo dovrà pur tirare il fiato.
Al secondo posto: Arkadiusz Milik
Sarri dice che è giovane e deve fare ancora tanta strada. Mertens dice che l’intesa ancora non è perfetta e che hanno bisogno di conoscersi meglio. Lui dice che non sente la pressione dell’eredità del 9 dell’anno scorso e che può fare meglio. Hanno tutti ragione, ma intanto ci godiamo la sua prima doppietta e un paio di sponde davvero interessanti, di cui una di tacco.
Il polacco dal nome che ci ricorda Capitan Harlock sta a suo agio al centro dell’attacco e sembra eseguire al meglio gli ordini di Sarri. Due gol in due presenze, promette davvero bene.
Mr. Maglia Sudata per Napoli-Milan: Dries Mertens
A Pescara era subentrato ad Insigne e ha aggiustato la partita. Con il Milan è partito titolare ed ha propiziato due gol, impegnato due volte Donnarumma, procurato l’espulsione di Kucka e fatto venire il mal di testa ad Abate, Gomez e Romagnoli. Letteralmente in stato di grazia. Poi si presenta alle tv nel dopopartita e chiede pure scusa per l’occhiataccia rivolta a Sarri nella prima giornata. Dulcis in fundo, parlando del rinnovo del contratto, dice che non sarà un problema, che vuole rimanere a Napoli dove è felice. Che cosa possiamo volere di più?
La maglia asciutta per Napoli-Milan viene assegnata a: Elseid Hysaj
Non è ancora in forma, ma pare non essersene accorto. Tende a strafare in fase offensiva, perdendo palla varie volte. Si perde Niang in occasione del 2-1. Complessivamente offre una prestazione non sufficiente, ma a preoccupare di più è che sembra un po’ confuso. Probabilmente ha bisogno di ritrovare i meccanismi dell’anno scorso, la pausa gli farà bene.
Piccola menzione anche per Lorenzo Insigne. Entra un po’ sconfortato, forse per la grande prestazione di Mertens. A tempo scaduto si ritrova protagonista di una bella azione, fa tutto bene, compresa la scelta di mettere al centro la palla… poi però, anziché seguire lo sviluppo dell’azione conclude stancamente la sua corsetta verso il fondo del campo. Per fortuna c’era Calle che arriva prima di tutti e mette in rete il 4-2. Era entrato da 15 minuti Insigne, mi sarei aspettato di vederlo più reattivo. In situazioni come questa si vede la grinta e ieri non si è vista.
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