Napoli e Milan giocano a specchio. L’importanza degli esterni e del duello Allan-Bonaventura. Attenzione a Suso e Niang.
Napoli – Milan giocata d’anticipo
Probabili formazioni:
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Milik, Mertens. All. Sarri
Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Gomez, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Montolivo, Bonaventura; Suso, Bacca, Niang. All. Montella
Se le formazioni sono quelle annunciate, i due tecnici si schiereranno in maniera speculare. Al di là delle differenze morfologiche e delle caratteristiche dei singoli giocatori, dovrebbe regnare pertanto un grande equilibrio tattico in cui lo spostamento dell’ago della bilancia potrebbe essere deciso da alcuni fattori:
1 situazioni di uno-contro-uno
2 diversa interpretazione del ruolo e dei compiti
3 intensità di gioco delle due squadre
4 uno dei due tecnici decide di cambiare qualcosa “sparigliando”
In partenza, all’analisi sulla carta, per avere la meglio il Napoli deve costringere, con Mertens e Callejon, Abate e De Sciglio a stare bassi. Mertens col suo particolare rientro sul piede debole di Abate può mettere quest’ultimo in grosse difficoltà e in tal caso se Kucka non è pronto al raddoppio interno saranno dolori per i rossoneri; dall’altro lato invece Callejon dovrà rendersi protagonista di tagli alle spalle di De Sciglio (movimento che il nazionale italiano soffre). Per rimanere sul reparto avanzato, Milik potrebbe andare a cercarsi spazio tra i due centrali: il polacco ha tutte le caratteristiche fisiche e tecniche per metterli in difficoltà e in particolare il movimento corto-lungo.
Altra situazione interessante per il Napoli potrebbe essere il duello Allan-Bonaventura per le caratteristiche totalmente diverse dei due. Il dinamismo di Allan potrebbe andare ad evidenziare le lacune del rossonero nella fase di non-possesso mentre dall’altro lato se Hamsik è in vena insieme a Mertens costringeranno il duo Abate-Kucka a una gara in apprensione.
I pericoli maggiori per il Napoli arriveranno dai possibili inserimenti di Bonaventura e dall’estro di Suso e Niang capaci non solo di concludere a rete ma anche di rifornire di palloni puliti Bacca. Il Napoli deve assolutamente evitare di lasciare Ghoulam nell’uno-contro-uno con Suso (è un mancino, quindi anche lui rientra sul piede debole dell’avversario ed è molto rapido, cosa che Ghoulam soffre) e Hysaj da solo contro Niang. Se spengono queste due fonti, i partenopei riducono quasi allo zero i pericoli per Reina. Inoltre, Koulibaly e Albiol dovranno stare molto attenti alla quantità di spazio alle loro spalle e che Bacca sa attaccare come pochi altri: più che in altre circostanze dovranno avvalersi del principio uno-marca e uno-copre.
Infine, in non-possesso, fossi l’allenatore del Napoli, non direi a Milik di coprire le linee di passaggio per Montolivo ma di rimanere tra i due centrali rossoneri perché prima o poi una cavolata la fanno e farei scalare tutti gli altri in zona palla con Allan su Montolivo e l’esterno d’attacco opposto a dove il Milan sta giocando che entra dentro il campo sulla mezz’ala avversaria.
A tutto il resto ci penserà il San Paolo che, da sempre, è il vero uomo in più del Napoli (anche con meno spettatori).