Gli innesti di Giaccherini, Tonelli e Zielinski sono in linea col regolamento. Riacquistare Coppola, Cannavaro e Maiello scongiurerebbe una lista ridotta.
A pochi giorni dall’inizio della stagione, ci sono ancora da verificare le posizioni del Napoli e di tutte le squadre di Serie A in riferimento alla nuova regolamentazione Figc per le liste dei calciatori. La storia dei 25, dei 4 over 21 prodotti del proprio vivaio insieme ad altri 4 cresciuti nelle giovanili di altri club italiani. Ne abbiamo parlato già diverse volte: una prima volta qui, e segnalavamo i problemi del Napoli nell’inserire giocatori cresciuti nelle giovanili azzurre; e una seconda volta qui, quando invece ampliammo perché generalizzammo il problema, riferendoci anche alle altre squadre del campionato.
La situazione di oggi, quasi o praticamente definitiva, non è molto differente, anche perché le cessioni del Napoli non hanno (ancora) interessato calciatori che avevano legami con i vivai italiani. In questo momento, quindi, il Napoli ha gli stessi otto calciatori cresciuti in un vivaio italiano rispetto alla vigilia della stagione 2015/2016: Maggio, Valdifiori, Jorginho, Hamsik, Dezi, El Kaddouri, Gabbiadini, Insigne. Tra questi, solo Dezi e Insigne sono cresciuti nelle giovanili del club. Dal mercato, invece, sono arrivati Sepe (cresciuto nel vivaio azzurro), Tonelli, Zielinski e Giaccherini. I tre nuovi acquisti “puri” sono tutti cresciuti in club italiani: nell’Empoli il difensore centrale, nell’Udinese la mezzala polacca e tra Arezzo e Cesena l’ex Sunderland. In questo modo, Napoli quindi “coperto” per il regolamento dei calciatori cresciuti in Italia anche in caso di cessioni. Con Jorginho e Hamsik sicuri di rimanere in azzurro, nessun problema nel rispettare questa parte del regolamento.
Il problema è (ancora) quello riguardante i calciatori cresciuti nel club: al momento, solo Insigne è stato virtualmente riconfermato in azzurro (al netto della querelle sul rinnovo). Sepe e Dezi sono ancora in “valutazione”, e forse il fatto che il Napoli tergiversi nella cessione del portiere di Torre Annunziata è riconducibile alla sua volontà di mantenere in organico un prodotto del vivaio. Per quanto riguarda Dezi, invece, è ancora possibile uno spostamento in prestito.
È possibile ovviare a questo problema lasciando qualche slot libero nella lista dei 25, in modo da inserirvi un calciatore della Primavera e pareggiare i conti. Il Napoli potrà schierare, nel prossimo campionato, un massimo di 25 giocatori over 21 e un numero illimitato di Under. In questo senso, l’idea di acquistare Diawara (tornata in auge nelle ultimissime ore) potrebbe rivelarsi lungimirante non solo dal punto di vista tecnico. Anche perché il calciatore, entro le prossime tre stagioni, potrebbe figurare anche come calciatore cresciuto nel vivaio azzurro. Per integrare ancora la rosa, bisognerebbe acquistare calciatori cresciuti nel vivaio azzurro e poi sbolognati altrove. I primi nomi che ci vengono in mente sono quelli di Paolo Cannavaro e Ferdinando Coppola, oltreché quello di Raffaele Maiello. Situazione complicata per tutti e tre gli eventuali affari: l’acquisto di Coppola come terzo portiere dovrebbe essere anticipato da un addio di Sepe oppure (ancora meglio, a livello regolamentare) di Rafael, con Sepe secondo designato e Coppola terzo. Un’idea al momento difficile, visto anche il grande interesse per Sportiello da parte del Napoli. Per Cannavaro e Maiello, il problema sono le scelte fatte negli ultimi anni: il primo è stato ceduto al Sassuolo quando era ancora capitano ed è una colonna di una squadra che si sta giocando il primo, storico accesso all’Europa League; il secondo ha firmato un accordo di prestito biennale con l’Empoli giusto dodici mesi fa. Troppo poco tempo e troppa poca l’esperienza accumulata per poter pensare a un ritorno di fiamma. Sarà difficile che il Napoli si presenti con 25 over 21 all’inizio della stagione, se non attraverso l’inserimento di giovani della Primavera. Quindi, di calciatori che in realtà sono seconde scelte. Poco ma sicuro.